
Il dolore al pavimento pelvico in gravidanza è un fenomeno abbastanza comune, ma ci sono dei metodi per alleviarlo.
Comuni e spesso normali ma molto dolorosi e fastidiosi. Parliamo dei crampi in gravidanza e di cosa fare per farli passare (e quando preoccuparsi).
I crampi, spiega il Manuale MSD, sono contrazioni improvvise, brevi, involontarie e generalmente dolore di uno o più muscoli. Possono avere, come vedremo, cause “fisiologiche” legate alla gravidanza stessa oppure essere il sintomo di un disturbo sottostante da valutare.
Facciamo chiarezza sui crampi in gravidanza fornendo indicazioni utili ad alleviare il fastidio e quando bisogna preoccuparsi e rivolgersi a un medico.
Per individuare la causa responsabile dei crampi in gravidanza è utile, come suggerito dall’American Pregnancy Association, contestualizzarli in base all’epoca gestazionale. Di trimestre in trimestre ci sono fenomeni e condizioni diverse che possono spiegare l’insorgenza di un crampo muscolare e aiutare a capire non solo cosa fare per farlo passare, ma anche come riconoscere il segnale di un problema più grave.
Nel primo trimestre, per esempio, i crampi muscolari possono essere, se percepiti come una sensazione di stiramento su uno o entrambi i lati dell’addome, un segno dei normali cambiamenti che avvengono all’inizio della gestazione.
A partire dal secondo trimestre, complice la crescita del feto, i crampi possono essere conseguenza dell’allungamento dei muscoli e dei legamenti che sostengono l’utero. In modo particolare a essere sollecitato e coinvolto è il legamento rotondo, il muscolo che sostiene l’utero e che allungandosi potrebbe provocare un dolore acuto e lancinante o sordo nella parte inferiore dell’addome.
Possono essere causa di crampi anche il gonfiore addominale causato dall’eccessiva presenza di gas, la stipsi, i rapporti sessuali e, come indicato dal Cleveland Clinic, anche l’avere la vescica piena.
I crampi alle gambe sono comuni nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza e solitamente si verificano di notte. A determinare questa condizione sono generalmente i fisiologici cambiamenti che si verificano nel corso della gestazione. Soprattutto i cambiamenti circolatori e l’aumento di peso possono causare crampi alle gambe.
Per alleviare il dolore e far passare i crampi è consigliato distendere i muscoli del polpaccio soprattutto prima di andare a dormire, applicare fonti di calore (come la borsa dell’acqua calda, ma anche fare un bagno caldo) che ha un’azione lenitiva e tenere il più possibile le gambe sollevate. Anche l’assunzione di calcio e di elettroliti (presenti nelle bevande sportive) possono ridurre i crampi e il dolore a essi associato.
Per prevenire il disturbo, specialmente nelle donne che maggiormente soffrono di crampi alle gambe, è consigliato bere molta acqua così da rimanere sempre ben idratate ed evitare di trascorrere troppo tempo in piedi o di stare sedute con le gambe incrociate.
Un buon aiuto può arrivare anche dalle calze elastiche a compressione graduata che, favorendo la circolazione e l’ossigenazione muscolare, possono ridurre il rischio di crampi alle gambe così come delle vene varicose.
Discorso un po’ diverso, invece, per i crampi che interessano l’addome. Come anticipato le cause comuni (e innocue) sono quelle legate al meteorismo e alle sollecitazioni del legamento rotondo per effetto dell’espansione dell’utero.
Durante il secondo trimestre, tra la quattordicesima e la ventottesima settimana di gravidanza, i crampi alla pancia possono dipendere dalle contrazioni di Braxton-Hicks. Queste si riconoscono perché durano mediamente tra i 30 e i 60 secondi, non sono dolorose e passano se si cambia posizione. Le contrazioni del travaglio, invece, sono più intense, con una frequenza regolare, vengono solitamente accompagnate da altri sintomi e non passano cambiando posizione.
Per i normali crampi alla pancia in gravidanza si può ottenere beneficio dal mantenimento di una buona postura, dall’applicazione di calore sulla zona dolorante, l’esecuzione degli esercizi di Kegel e, anche come prevenzione, il dormire con un cuscino tra le ginocchia e un sostegno per la schiena.
Particolare attenzione va posta al dolore alla pancia se localizzato nella zona delle pelvi (nella parte sotto l’addome tra le anche). Il Manuale MSD indica come un dolore di questo tipo temporaneo sia solitamente normale e causato dallo spostamento delle ossa e dei legamenti per effetto della crescita del feto.
Il dolore pelvico in gravidanza, però, può essere anche associato a un aborto spontaneo o a una minaccia di aborto così come a una gravidanza ectopica, tutte condizioni che richiedono una tempestiva valutazione medica. La preoccupazione emerge in presenza di sanguinamento vaginale, dolore intenso che peggiora con il movimento, febbre, brividi, svenimenti o battito cardiaco accelerato.
Se i crampi in gravidanza non passano, sono forti o accompagnati da gonfiore e arrossamento alle gambe o dolore alla spalla e al collo è fondamentale rivolgersi tempestivamente al pronto soccorso.
Molto dipende anche dall’epoca gestazionale e all’inizio della gravidanza il rischio è quello di un aborto spontaneo, mentre dal secondo trimestre di un travaglio pretermine, ma in generale in questi casi è l’intervento medico d’urgenza a dover affrontare e gestire l’emergenza.
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