Gentili medici,
mia moglie (31 anni) ed io (33 anni) sono 7 mesi che proviamo ad avere un
figlio senza alcun esito. La decisione di una gravidanza è successiva ad
una diagnosi per mia moglie di alcuni miomi sottosierosi ed alcuni
intramurali (di cui il più grande di circa 60 mm). Le tube non risultano
compromesse. Le ovaie nella norma. Le è stato consigliato di procedere ad
una miomectomia. Mia moglie ha deciso di operarsi il prossimo settembre.
Io preferirei che posticipasse sperando nell’insorgenza di una gravidanza.
I controlli sul mio liquido seminale sono risultati buoni. Gli esami
ormonali di mia moglie sono nella norma, il ciclo è regolare. Ritenete che
potremmo posticipare altri mesi oppure rischiamo di far complicare il quadro
clinico?
Inoltre, abbiamo constatato che spesso parte del mio liquido seminale
fuoriesce dopo ogni rapporto, pur prendendo ogni precauzione utile.
Ritenendo che quest’ultima cosa possa essere determinante ai fini di una
gravidanza, esiste un rimedio? La causa potrebbe essere psicologica?
Gentile AMF,
un utero fibromatoso a noduli multipli sottosierosi e intramurali che
raggiungono anche i 6 cm di diametro non è una situazione di tutta
tranquillità, considerando che la lunghezza totale di un utero normale è
intorno ai 7,5 cm. Certo non è raro vedere gravidanze anche con uteri così,
ma deve essere chiaro che la fertilità è ridotta, sia in termini di ottenere
l’inizio di una gravidanza, sia in termini di riuscire a portarla a termine,
senza complicazioni. Il miglior parere ovviamente lo può esprimere lo
specialista che ha visitato sua moglie e che ha la possibilità di visionare
anche l’ecografia e, se ha suggerito la miomectomia, probabilmente ha visto
giusto. È normale che parte del seme fuoriesca dalla vagina dopo il
rapporto, stia tranquillo, non è questo il problema. Le cause psicologiche
vanno prese in esame solo dopo che sono state escluse tutte le possibili
cause organiche. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento