Anonimo
chiede:
Buongiorno! Ho 21 anni e sono alla 33ma settimana di gravidanza. Due settimane fa ho fatto il tampone cervico-vaginale prescrittomi dal ginecologo a causa di continue perdite vaginali nonostante io abbia già curato la Candida. Dai risultati dell’essudato cervicale emerge che sono positiva all’ Ureaplasma. Durante la visita mensile dal ginecologo, gli ho mostrato i risultati dei tamponi convinta che mi avrebbe prescritto qualche antibiotico per debellare il batterio, ma non è stato così, riguardando le varie ricette fatte dal ginecologo non ho trovato quella per l’antibiotico. È normale che non mi abbia prescritto nulla? Ho letto che questo batterio può provocare un parto pretermine, visti i miei trascorsi (un aborto interno a 12 settimane e un aborto biochimico), la presenza di contrazioni dolorose ormai da circa cinque settimane (per le quali ho fatto una “cura” di magnesio inutile) e la sensazione di peso e dolore al pube, ho molta paura per questa gravidanza. Cosa mi consiglia di fare? Grazie.
L’ureaplasma può albergare nelle vie genitali femminili in veste di semplice “colonizzatore” o come agente infettivo vero e proprio. Nel primo caso non ci sono grossi rischi, nel secondo sì per la possibilità di una diffusione ascendente.
L’eradicazione dell’ureaplasma è a volte difficile e non duratura. Per questo motivo i pareri sull’eventuale trattamento in gravidanza sono discordanti. Personalmente ritengo sia opportuno eseguire un trattamento con successive verifiche.
Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Infettivologo