Anonimo
chiede:
Gentilissimi dottori,
sono una donna di 38 anni alla prima gravidanza (31 settimana) con gruppo sanguigno O- e coniuge B+.
Prima di questa gravidanza ho avuto un aborto spontaneo alla nona settimana in seguito al quale il ginecologo dell’ospedale non ha ritenuto di farmi fare la profilassi di routine.
Già dalla 14^ settimana mi è stato riscontrato il test di coombs positivo per l’antigene anti-M. Inizialmente la titolazione era di 1/16, poi è scesa a 1/8 e adesso è di 1/4.
Non mi hanno prescritto altri esami o analisi. Ci sono accertamenti o indagini che posso fare per scoprire l’esistenza di rischi per il bambino?
Il bambino potrebbe avere problemi di ittero grave o anemia alla nascita?
Il parto era previsto in una struttura dove c’è solo la neonatologia di primo livello, sarebbe opportuno decidere di partorire in una struttura dove il reparto di neonatologia sia ad un livello superiore?
Dopo la nascita posso fare la profilassi in modo da evitare rischi per una futura gravidanza o ormai la situazione è compromessa non avendola fatta dopo l’aborto?
Grazie per la risposta.
Gentile Signora, se il titolo degli anticorpi anti-D si mantiene così basso, non vi sono pericoli, nè alcuna necessità di particolari cure neonatali. Occorre ripetere spesso il Coombs indiretto con titolo fino al termine della gravidanza e questo può farlo presso una Divisione di Ematologia, più che in un comune laboratorio. Avendo già gli anticorpi anti-D, seppure a basso titolo, è del tutto inutile somministrarne degli altri con l’immunoprofilassi anti-D. Correrebbe solo i pericoli degli emoderivati senza alcun vantaggio. Una domanda: non è che per caso ha fatto una villocentesi o un’amniocentesi e le è stata somministrata l’immunoprofilassi? Questo spiegherebbe il suo titolo in discesa, diversamente cosa alquanto strana in così poco tempo. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo