Anonimo
chiede:
Gentilissimo Dottore buongiorno,
sono Luigina ho 38 anni e lunedì 11/04/2011 ho fatto un’ivg…
Sono mamma di due gemellini di quattro anni, e la decisone molto dolorosa di dover abortire è stata presa a causa di vari problemi, anche se nessuno così importante da cancellare una vita, ma talmente complessi da farmi optare questa soffertissima scelta…
Sapevo, anzi pensavo di starci male e così è, anche se per il quieto vivere si deve procedere con la vita di tutti i giorni, spero che il tempo possa sedare il dolore…
Questa notte pensavo e sono arrivata alla consapevolezza che per quanto mi riguarda, per la mia storia, forse la cosa migliore sarebbe chiudermi le tube.
Vorrei scriverle diverse cose, perché a volte è più semplice scrivere che non parlare rischiando di essere fraintesi o con il viso pieno di lacrime, ma non voglio rubarle troppo tempo, arriverò al dunque e le pongo la domanda:
è possibile, e come, chiudere alla mia età le tube?
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e in attesa di una sua risposta augurandole buona giornata cordialmente la saluto.
Gentile Luigina,
è mio parere in questi casi che ognuno ha il diritto di decidere per sé, secondo la propria coscienza, senza dover dare spiegazioni, se non a sè stesso. Quanto alla sterilizzazione tubarica, in Italia è abbastanza controversa: da un lato si dice che la donna ha il diritto all’autodeterminazione, di scegliere e chiedere un tale intervento, dall’altro i Giudici non mancano di condannare di tanto in tanto qualche ginecologo per aver praticato un tale intervento, che determinando la perdita della capacità di procreare, consiste di fatto in una lesione personale gravissima. Così la donna da un lato proclama e difende la sua autodeterminazione e il suo diritto di farsi sterilizzare, dall’altro, se in futuro si pente di averlo fatto, per esempio perché ha perso il partner e ha conosciuto un nuovo compagno desideroso di avere un figlio, non perde la sua ghiotta occasione di denunciare il medico che anni prima le ha fatto, SU SUA RICHIESTA, la legatura delle tube. Gli argomenti sono molteplici: “non avevo capito bene quello che facevo”, “ero in un momento difficile della mia vita e non ero perfettamente cosciente”, “il consenso che mi ha fatto firmare il medico non era comprensibile”, “non mi sono state spiegate bene le caratteristiche dell’intervento e le alternative”. Di fronte a queste palesi contraddizioni pretestuose, le sarà difficile anche se non impossibile trovare un ginecologo disposto a farlo senza un’indicazione medico-chirurgica specifica. In ultimo: perché non considera un più semplice metodo anticoncezionale, sicuramente meno doloroso di un’IVG? Cordiali saluti
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo