Anonimo
chiede:
Buonasera, sono una donna di 35 anni alla settimana 16 di gravidanza. All’ultima ecografia sono state riscontrate delle cisti bilaterali (una sola misurata del diametro di 7 mm) in assenza, però, di altre alterazioni del feto (assenza di piede torto o malformazioni cardiache, osso nasale ben formato, misurazioni ossee e accrescimento fetale perfetti…) e con esito negativo riguardo tutte le patologie esaminate, sia al Prenatalsafe test (rischio falsi negativi <0.1%) sia al duo test (rischio calcolato x T21: 13.845, T18 e T13: 1/100.000). Il ginecologo mi ha messo di fronte alla scelta di effettuare l’amniocentesi, metodica a mio avviso rischiosa, per escludere del tutto la presenza di un’alterazione. Volevo avere un ulteriore parere medico per decidere in tutta serenità sul da farsi e, inoltre, sapere se l’ecografia strutturale, che eseguirò alla settimana 19, può darmi più informazioni sullo stato di salute del mio bambino. Grazie anticipatamente.
Buongiorno signora, penso che lei che si riferisca alle cosiddette cisti dei plessi corioidei, strutture situate all’interno dei ventricoli laterali del cervello. Queste cisti fanno parte del gruppo dei soft markers delle malformazioni fetali, che comprendono anche il focus iperecogeno cardiaco, l’iperecogenicità intestinale, il femore corto, la pielectasia, l’arteria ombelicale unica, per citare solo i principali. Si tratta di un reperto frequente anche in feti assolutamente normali. La presenza isolata di questo soft marker non costituisce indicazione all’amniocentesi; diverso il caso in cui ve ne siano due o più. Comunque il tutto è da verificare con l’ecografia delle ventesima settimana circa, in cui verrà fatto un attento studio di tutta l’anatomia fetale e, in mancanza di altri soft markers e/o di malformazioni fetali, non occorrerà eseguire esami invasivi come l’amniocentesi.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo