Anonimo
chiede:
Salve, sono Maria. Ho già fatto altre domande sul parto e continuo a farle perché purtroppo ho avuto dei parti terribili e non riesco ad accettare l’idea di averne un terzo uguale. La mia ginecologa mi ha detto che tra tre settimane vuole ricoverarmi per indurmi il travaglio: ma io non voglio. Le precedenti gravidanze mi è stato indotto il travaglio con il gel e per tre giorni ho sofferto tanto: l’utero non si apriva. Perché devo avere di nuovo questo dolore? Non si può chiedere il taglio cesareo? Sto malissimo, ogni volta che penso al parto precedente piango disperata. Intorno a me non c’è nessuno che riesca a capirmi. Tutti mi dicono che sarà diverso. Ma sono sicura che non sarà così. La mia ginecologa mi ha detto che mi indurrà il travaglio con la fettuccia: di che cosa si tratta? Grazie mille per la vostra pazienza e disponibilità.
Gentile mamma,
mi dispiace davvero molto che abbia avuto esperienze così negative nei confronti del parto naturale… sarebbe bello che tutte le donne conservassero un bel ricordo di questo evento, nonostante il dolore.
Ma a quante settimane di gestazione sarebbe quando la ginecologa vorrebbe ricoverarla per l’induzione? Perché purtroppo il parto indotto provoca contrazioni più forti rispetto ad un travaglio iniziato spontaneamente, per questo i suoi parti precedenti sono stati così duri da sopportare ed ora è terrorizzata. Dunque, se si può evitare l’induzione è meglio. In teoria si potrebbe aspettare fino a 42 settimane se non ci sono problemi, ma in Italia si stimola a 41+3 di solito.
Comunque sì, lei ha il diritto di rifiutare l’induzione ed il cesareo può essere chiesto. Nel suo caso il ginecologo motiverebbe l’intervento chirurgico con la dicitura “autodeterminazione” o “tocofobia” (paura delle contrazioni), ma io non le consiglio questa scelta estrema. È sempre un intervento, con tutti i rischi del caso quindi. Parli con la sua ginecologa per vedere se è possibile evitare l’induzione per aspettare che il travaglio si avvii in modo spontaneo… in questo modo soffrirebbe molto di meno.
La fettuccia è un metodo analogo al gel: è una fettuccia di tessuto che libera prostaglandine, sostanze che ammorbidiscono il collo dell’utero e stimolano il travaglio.
Parli con la ginecologa in modo tranquillo, le spieghi le sue ragioni ed i suoi timori, consulti anche qualcun altro se è necessario per stare più tranquilla, e poi prenda la sua decisione… almeno avrà scelto in modo consapevole.
In bocca al lupo, buona serata!
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ostetrica