Anonimo
chiede:
34 anni, primo figlio, 2 aborti, sono alla 15 settimana, sono bulimica
e
oggi facendo l’ecografia è emerso: si segnala in via collaterale setto
placentare 1/3 che non sembra apparentemente interessare gli arti sup o
inferiori. crl 33.9 dap 31.9 dat 35.4 femore 20.9 omero 19.4. placenta
anteriore liquido amniotico nella norma. Mi devo preoccupare? Io da
alcuni
giorni quando mi siedo sento un crampo alla parte sinistra della pancia
verso il basso. Oggi ho ricominciato a lavorare ma per farlo devo prendere
i
mezzi pubblici per circa 2 ore e mezza. È consigliabile o preferibile
rimanere a casa? La prego, mi spieghi che pericoli corre il bimbo avendo un
setto nella placenta.
Grazie
Cara Donatella, come purtroppo spesso sono costretto a sottolineare, un
giudizio prognostico attendibile richiede numerosi elementi, che spesso sono
acquisibili solo eseguendo l’esame ecografico in real time.
Anche il termine di “setto placentare” merita qualche precisazione. Credo
che con questo termine il Suo medico volesse intendere una ripiegatura delle
membrane intorno ad una sinechia o aderenza intrauterina preesistente alla
gravidanza. In questo caso, spesso, la gravidanza non corre pericoli, se
non in caso di setti particolarmente estesi o posizionati in posizioni
“infelici”. La anatomia fetale non viene alterata.
Altra cosa é la banda amniotica, che consiste in una rottura dell’amnios.
Tale condizione ben evidente alla ecografia, può realmente causare gravi
malformazioni fetali, per “imbrigliamento” di parti fetali che aderiscono
alla banda amniotica.
Ancora, la cosiddetta placenta succenturiata, varianza placentare
caratterizzata da una particolare disposizione delle membrane che si
ripiegano sul versante fetale placentare, può causare false immagini di
setti. In pratica tale situazione non riveste grossa rilevanza.
Quindi, almeno da quanto posso intuire in base ai dati che mi fornisce, non
dovrebbe avere motivi di seria apprensione. Rimane il fatto che in ogni
gravidanza, ed ancor di più in caso di precedenti aborti, occorre
assolutamente evitare lo stress sia fisico che psichico.
A riguardo dei crampi, non necessariamente indicano patologia, almeno nei
termini in cui Lei me li descrive. Se dovesse notare però anche un
indurimento della pancia ed una certa periodicità del sintomo,
indipendentemente dalla postura, avvisi il Suo ginecologo perché potrebbero
in tali casi essere causati da contrazioni uterine.
Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo