Anonimo
chiede:
Gentilissimo professore, ho 39 anni e dopo 2 gravidanze naturali portate a termine con parti spontanei ho avuto due mesi fa una gravidanza extrauterina e conseguente asportazione della tuba sinistra. Non so se ritentare perchè la paura che la cosa ricapiti è tanta. Perciò Le chiedo: nella Sua esperienza di medico in che percentuale circa può dire che la stessa esperienza ricapiti per due volte di seguito? Quali sono i rischi effettivi se dovesse risuccedere, ovvero: nel caso io rimanga incinta e facessi subito (diciamo alla 5^ settimana) un’ecografia transvaginale con apparecchio di alta risoluzione da un ecografista esperto, ci sarebbe comunque rischio che la tuba si possa rompere con conseguente emorragia interna ed eventualmente di complicanze tali da portare anche alla morte? Può essere che i miei ovuli oramai siano “vecchi”, pertanto lenti e insani vista la mia età? Scusi le varie domande, ma Le sarei grata se riuscisse a rispondere a tutte: Grazie mille in anticipo.
Cara mamma in difficoltà, cercherò di rispondere alle sue domande: dopo una gravidanza extrauterina, cioè che si è impiantata nella tuba, la tuba viene tolta perchè dal punto di vista funzionale non è più efficace. Esiste un rischio di ricorrenza anche per la tuba rimasta che non dipende dal fatto di aver già avuto una gravidanza extrauterina, ma dal fatto che un rischio di impianto sbagliato dell’embrione nella tuba è presente sempre e non si può eliminare se non con la fecondazione assistita (ICSI). Alla 5^ settimana si dovrebbe vedere la camera gestazionale intrauterina se l’epoca gestazionale coincide con quella di amenorrea, cioè se il concepimento avviene attorno al 14° giorno, quindi la diagnosi di GEU è ormai molto precoce ed è difficile che si verifichi un’emorragia interna, perchè il trattamento è l’immediata ospedalizzazione non appena si ha il sospetto e l’intervento chirurgico prima che la tuba si rompa. Lei ha 39 anni, ma questo non influisce sull’impianto corretto o meno della gravidanza, ma è importante per un possibile aumento del rischio di malattie cromosomiche come la sindrome di down, perciò si ricorre alla diagnosi prenatale invasiva; ma questo è tutto un altro argomento. Se desidera una gravidanza può cercarla, consapevole che c’è sempre un minimo rischio di ricorrenza della patologia che ha già avuto ma anche dell’efficacia dei presidi diagnostici a disposizione. Buona fortuna e cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo