Gentile dottore, vorrei porle alcune domande precise, a cui finora
ho trovato risposte solo vaghe e contrastanti (forse perché non è possibile
quantificare esattamente?). Quanto dura il periodo di “fecondabilità” di
un
ovocita dopo l’ovulazione (10 ore, 12, 15 o fino a 24?)? E la vita degli
spermatozoi all’interno del corpo femminile (2, 3 o fino a 5 giorni?)?
E
quanto ci mettono dopo il rapporto gli spermatozoi a raggiungere l’ovulo?
Avvertire fitte al basso ventre (episodio di breve durata) durante il
periodo riconosciuto come fertile dall’analisi del muco cervicale e della
temperatura basale può essere diagnostico dell’inizio dell’ovulazione o
può
non voler dire proprio niente? In breve: avere un rapporto 3 ore dopo la
presunta ovulazione è “troppo tardi” per rimanere incinta? Oppure non è
escluso? Dopo mesi di tentativi falliti quasi mi viene da sorridere
pensando a tutte le precauzioni prese in passato quando un figlio non lo
volevo: sembra che rimanere incinta sia uno degli eventi meno probabili
nella vita di una donna, altro che 20-25% di probabilità ad ogni ciclo!
Ma
come fanno i bambini a nascere “per sbaglio”?
Grazie per l’attenzione e scusi lo sfogo.
Gentile signora, il viaggio che devono compiere gli spermatozoi per raggiungere
il loro obiettivo (l’ovulo) assomiglia ad una corsa automobilistica ad
eliminazione. Partono in milioni, entro trenta minuti devono superare il
canale cervicale, poi nel più breve tempo possibile raggiungere l’ovulo
che discende lungo la tuba, poiché il potere fecondante si annulla dopo
48 ore. Dei milioni eiaculati, solo uno penetra nell’ovulo e lo feconda.
Per quanto riguarda gli altri problemi da lei sollevati, non c’è da stupirsi,
essendo tutti fenomeni biologici e non trattati di matematica. Saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento