Anonimo
chiede:
Buongiorno, la mia compagna ha effettuato la domanda di maternità obbligatoria all’INPS, online. Il sito ha preso i suoi dati di residenza di Palermo e nel dubbio ha chiamato il call center INPS per verificare che il tutto fosse eseguito in maniera corretta. Le hanno detto di modificare i dati di residenza e di indicare quelli del domicilio (da ieri è diventato anche la ns. residenza attuale) in quanto il sistema aveva sbagliato. Fatto quanto indicato, il sistema ha rilasciato la ricevuta che unitamente al certificato di gravidanza, ha consegnato alla sede INPS. L’addetto ha posto il timbro sulla ricevuta e le ha detto “grazie può andare”. Il pomeriggio ha ricevuto un’e-mail di un addetto dell’INPS dove le chiedeva la documentazione di gravidanza specificando che se avesse già consegnato il tutto a Rimini non doveva mandargli nulla. Ieri è arrivata la lettera dell’INPS, inviata per conoscenza anche al suo datore di lavoro, per indicarle il diniego alla domanda di maternità obbligatoria inviata. Controllando dal sito INPS abbiamo appreso che è stato indicata una sede sbagliata come motivazione. Avendola inviata al datore di lavoro gli hanno indicato che l’INPS non riconoscerà nulla. Era indicato di fare reclamo al patronato dove ho appuntamentto fra 1 ora. Vorrei chiederVi come si possa risolvere la cosa prima di tutto e nel caso in cui non si possa risolvere in maniera positiva cosa succederà alla mia compagna sul profilo professionale/economico. Grazie
Egr. Sig., se non riuscirete a sbrogliare la situazione per il tramite del patronato o di un sindacato, dovrà rivolgersi ad un legale che tutelerà la sua compagna in sede giudiziaria, in quanto la maternità se è obbligatoria significa che deve essere riconosciuta dall’INPS, anticipata dal datore di lavoro ed a questi restituita dall’INPS. Solo nel caso in cui durante la maternità obbligatoria la donna venga scoperta a lavorare le verrà decurtata l’indennità di maternità.
Cordialmente
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Avvocato