Come riconoscere il momento in cui andare in ospedale e quali sono i rischi se la rottura delle acque avviene prematuramente: le cose da sapere.
Anonimo
chiede:
Buonasera, sono alla 37° settimana ed avvicinandosi la data presunta del parto (21.06), aumentano le ansie e i dubbi. In particolare mi spaventa non riconoscere la rottura delle membrane che dovrebbe indurmi ad andare subito in ospedale. Nonostante mi sia documentata il più possibile e chiesto ad esperti, mi rimane sempre il dubbio: se confondo il liquido amniotico con una semplice incontinenza, o se succede mentre faccio una doccia o sono in piscina e quindi non me ne accorgo, quali sono le conseguenze e i successivi sintomi? Grazie mille
Cara Laura, normalmente quando il sacco si rompe la perdita del liquido è continua e copiosa, non è breve come una perdita di urina o di muco, continua a scendere del liquido caldo dai tuoi genitali senza che tu riesca a trattenerlo. Il liquido amniotico inoltre è inodore e normalmente trasparente, non puoi confonderlo con l’urina. È vero che a volte la rottura può non avvenire centralmente (in quel caso si dice rottura alta), ma ciò è più raro e comunque la perdita è continua anche se non abbondante.
Per quanto riguarda piscina e doccia: se la rottura del sacco avviene in acqua e non te ne accorgi, al momento dell’uscita dalla vasca, e anche una volta che ti sarai asciugata e cambiata, continuerai a perdere del liquido e ciò ti farà capire che non è l’acqua del bagno.
Tuttavia, ormai sei a termine e se il tuo tampone è negativo per lo streptococco, la rottura del sacco con fuoriuscita di liquido limpido non è una situazione di emergenza: puoi recarti nell’ospedale che hai scelto con tranquillità.
Infine, se hai dei dubbi sulle perdite, non esitare a recarti presso un pronto soccorso ostetrico per una valutazione.
In bocca al lupo.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ostetrica