Anonimo

chiede:

Salve, sono Alessia, attualmente alla 26esima settimana di gravidanza. Al primo, precocissimo controllo, mi sono state riscontrate IgM positive per citomegalovirus, dna sangue negativo, urina e salive positive, avidità altissima. La prima infezione l’ho avuta con certezza lo scorso anno. Sono stata seguita dal Sant’Orsola di Bologna, che, alla sesta settimana, mi ha posto diagnosi di riattivazione. Gli specialisti sono stati molto rincuoranti. Ho eseguito morfologica di 2livello sempre a Bologna a 20+5, ed ulteriore controllo ecografico accurato a 24+0: non sono state riscontrate anomalie. L’amniocentesi mi è stata sconsigliata. Mi chiedevo se con questi referti, posso stare piuttosto tranquilla, o se potranno insorgere problemi dalle prossime visite. I medici che mi stanno seguendo dicono che i danni gravi, sono quasi certamente esclusi (la certezza non si ha mai), ma navigando su Internet ho trovato pareri, anche autorevoli, contrastanti. La ringrazio anticipatamente per la disponibilità. Saluti

Gentile Alessia, come spesso ho sottolineato in altre occasioni, la certezza sullo stato fetale non può mai essere prospettata. A volte infatti feti con dna virale presente nel liquido non presenteranno mai segni di infezione e viceversa feti apparentemente indenni potranno sviluppare sequele tardive ed imprevedibili anche in epoca neonatale.
Ad ogni modo in base a quello che mi scrive, concordo pienamente con l’ottimismo che le è stato prospettato.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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