Ilaria

chiede:

Buongiorno sono in attesa di due gemellini e dall’inizio della gravidanza presento perdite ematiche di colore rosso a intervalli periodici di circa 20 giorni; quando le perdite non sono rosse presento tuttavia perdite di sangue molto scure. Nonostante la terapia (Tranex 250 mg al bisogno, Progeffik 200 mg 2 volte al dì, 2 bustine di magnesio al dì, 2 supposte di Spasmex al dì e 1 fiala di Prontogest da 100 mg ) e il riposo assoluto la situazione non sembra migliorare.

Presento un ematoma nella zona bassa dell’utero di 50x 19mm. Sono preoccupata: il mio ginecologo mi dice di essere fortunata ad avere l’ematoma nella zona inferiore dell’utero, tuttavia a livello psicologico mi sento molto provata. Con l’avanzare della gravidanza ho speranze che l’ematoma e il distacco possano riassorbirsi?

Buongiorno Ilaria, la presenza di un ematoma (che immagino sia placentare più che uterino) rappresenta sicuramente un fattore di rischio da non sottovalutare, specialmente se si tratta di una gravidanza gemellare. Essendo all’interno della placenta che è molto irrorata, risulta una guarigione non precocissima a causa dell’elevato flusso di sangue presente al suo interno.

Sicuramente, come il collega ha sottolineato, la posizione non mette a repentaglio il prosieguo della gravidanza, ma il riposo, il supporto con una terapia medica e i controlli seriati presso il curante risultano mandatori al fine di valutare l’andamento della gravidanza sebbene riconosca che il fattore psicologico della mamma svolge un ruolo cruciale. In conclusione, l’ematoma se opportunamente trattato si riassorbirà nel tempo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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