Anonimo
chiede:
Buongiorno Dottore, sono alla 15ma settimana e ho scoperto solo oggi dagli esami che io sono 0 negativo e mio marito l’opposto. Ho 32 anni e questa è la prima gravidanza, quali rischi può comportare questa cosa? Basta fare l’immunoprofilassi? È necessario secondo lei che faccia l’amniocentesi per questa ragione? I risultati del Bitest sono per TRI21 1:427 rischio base 1:8531 rischi corretto e TRI 13/18 1:775 R.B: e 1:11747 R.C. TN 1,2O Osso N. evidenziabile, esame eseguito alla 12ma settimana. Io con questi risultati ero tranquilla, ma mi sono un po’ preoccupata per il fatto dell’incompatibilità del RH soprattutto per mia ignoranza personale. Può gentilmente spiegarmi quali rischi corro? Grazie di cuore.
Gentile Daniela,
l’incompatibilità coniugale nell’ambito del fattore Rh non ha alcun nesso con il rischio di anomalie del nascituro ed è del tutto improponibile un’amniocentesi per questa ragione, nè serve discutere del bitest in relazione ad essa. L’unico rischio è nel caso suo marito abbia trasmesso al feto il fattore Rh positivo, il che accade almeno nel 50% delle probabilità e talvolta nel 100% e non per un fatto patologico, ma proprio per le leggi di Mendel sull’ereditarietà dei caratteri. Il rischio è che lei possa produrre anticorpi contro l’antigene D che caratterizza l’Rh positivo. L’immunoprofilassi cui lei fa cenno serve proprio per bloccare qualche globulo rosso fetale con l’Rh positivo che dovesse passare nel circolo della gestante, la quale come risposta produrrebbe anticorpi contro l’Rh, analogamente ad una vaccinazione. Questi anticorpi, passando al feto attraverso il filtro placentare, possono danneggiare i globuli rossi del feto, anche nelle gravidanze successive. L’immunoprofilassi è in grado di ostacolare tutto ciò e quindi non resta proprio nulla di cui preoccuparsi. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo