Anonimo
chiede:
Salve, sono incinta appena entrata al terzo mese, però ho fatto gli esami del sangue ed ho il vol. corpuscolare medio basso a 77,5 poi ho l’ematocrito basso a 37,8 e i cont. emogl. corp. medio basso a 26,8. Il ginecologo mi ha detto che sono anemica e che dovevo fare il prima possibile gli esami al mio compagno per vedere se fosse anche lui anemico perche se lui avesse gli stessi valori io potrei avere un figlio con l’anemia mediterranea. Allora ho fatto fare gli esami al mio compagno e i valori alterati sono questi: bilirubina indiretta 0.80, aspartato aminotransferasi (AST/GOT) 101, alanina amino transferasi (ALT/GPG) 86, gamma glutamilitransferasi (GGT) 186, globuli rossi 4,19, ematocrito 40,8, e poi il fondamentale CONT. EMOG. CORP. MEDIO alto a 32,9, e poi HBs anticorpi a 737,2 e HCV positivo. La cosa che mi preoccupa è che io ho il cont. emogl. corp. medio basso ed il mio compagno invece ce l’ha alto. Questo significa che mio figlio possa nascere con l’anemia mediterranea? Sono spaventatissima… per favore, rispondetemi il prima possibile. Devo preoccuparmi? Poi mio marito avendo l’epatite C potrebbe averla mischiata al bambino dato che ha i valori molto alti? Aiutatemi. Grazie mille.
L’anemia mediterranea o microcitemia nella forma di portatore sano, può essere alfa, meno frequente, o beta notevolmente frequente soprattutto in alcune zone di Italia.
Mi soffermerò sulla beta.
Ogni genitore dovrebbe eseguire PRIMA di programmare una gravidanza, specifici test per la anemia mediterranea.
I test specifici sono il dosaggio della emoglobina fetale, della emoglobina A2, e le resistenze globulari osmotiche eritrocitarie, almeno per iniziare.
Osservando un emocromo, si può avere il sospetto, ma non la certezza di essere portatore di beta talassemia. I microcitemici in genere presentano globuli rossi più piccoli (microcitemia) diversi per forma e dimensioni (anisopoichilocitosi), numero di globuli rossi in genere normali o anche aumentati (a meno che non concomiti una carenza di ferro), sideremia normale o ai limiti alti (sempre se non conocomita una carenza di ferro), bilirubina indiretta a volte aumentata, milza spesso un po’ più grande.
Questi segni possono fare sospettare una microcitemia, ma per la diagnosi occorrono esami specifici, fino ad indagini geniche nei casi dubbi.
Non è possibile quindi dai dati che riporta dire se lei è microcitemica. Le alterazioni che lei riporta infatti potrebbero esser compatibili con anemia ferro priva. Non dovrebbe esserlo invece suo marito.
Se solo uno dei due genitori è portatore, il bambino non corre pericoli, in quanto al massimo risulterà portatore sano.
Se ha dei dubbi si rivolga ad uno specialista ematologo o internista.
Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
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- Infettivologo