A nostro figlio, che oggi ha tre anni, già dalla 28ma settimana di
gravidanza fu diagnosticata una pielectasia bilaterale di 4 mm al sn e 6
mm
al dx. Alla nascita la pielectasia era di 1,8mm al dx e 7mm al sn. Abbiamo
effettuato a cinque mesi circa l’esame uretrocistografia il cui risultato
era: alla diretta non si evidenziano reperti patologici. Non evidenti
reflussi vescico-ureterali attivi e passivi all’indagine eseguita in
doppio
ciclo si vuotamento. Vescia ipertonica, regolare; l’uretra abbondante il
residuo”.
Eseguiti ogni mese esame delle urine risultato sempre negativo e ogni sei
mesi eco-reni con risultati sempre diversi nel senso che si riscontravano
aumenti nel rene dx e diminuzioni nel sn. Nell’ultimo esame eco-reni è
risultato che la pielectasia è scomparsa nel rene sn mentre nel dx risulta
essere di 5 mm con probabile pelvi bifida (Dim. reni: rene dx DL. 7 cm.
e
sx. DL 6,3 forma regolare entrambi), vescica regolare. Qualche giorno fa
abbiamo eseguito il MAG3 il risultato è il seguente: “stasi calico-pielica
del radiofarmaco nel rene dx (stenosi del giunto pielo-uretrale) persiste
dopo diuretico e in ortostasi, mentre si risolve completamente nel rene
sx.
Funzionalità renale complessivamente conservata e simmetricamente
ripartita.” Il bambino non ha mai avuto infezioni urinarie né altri
disturbi
relativi alla crescita. Cosa ci consiglia di fare ulteriormente? Potrebbe
essere necessario un intervento chirurgico? Grazie
Con una dilatazione di 5 mm non è assolutamente indicata una correzione
chirurgica. Vi è una discordanza tra la scintigrafia e l’ecografia. Infatti
al reperto ostruttivo scintigrafico contrasta una dilatazione della pelvi di
5 mm che è da considerare quasi nella norma. A mio avviso il piccolo deve
essere ancora monitorizzato ripetendo ogni 12 mesi una ecografia.
Distinti saluti
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento