Anonimo
chiede:
Egregio Dottore, ho 33 anni e ho fatto uso di anticoncezionale per
12
anni, è dal settembre 2003 che ho smesso di usarlo, in quanto io e mio
marito desideriamo tanto avere un bambino.
Nel giugno 2004 sono rimasta incinta, ma purtroppo era una gravidanza
extra-uterina e quindi sono stata sottoposta ad una laparoscopia.
Dopo un mese sono andata al controllo è risultato tutto ok.
Volevo anche informarla che era già da un po’ di tempo che avevo una
spelatura sul collo dell’utero che mi comportava sempre delle perdite
gialle, il ginecologo mi consigliò di bruciarla per eliminare del tutto
anche le perdite e così feci.
Dopodichè esegui il pap-test risultato normale.
A maggio 2005 rimasi ancora incinta, e dalla prima ecografia fatta nella 5
settimana circa il ginecologo mi disse che c’era un distaccamento dalla
placenta e quindi mi fece prendere delle punture (prontogest).
Dopo 15 giorni al controllo mi disse che dall’ecografia non si vedeva più
nulla(aborto interno).
E’ possibile che questa gravidanza l’abbia anche passata dall’urina? E
anche
le punture era giusto che le facessi?
Perdite di sangue non ne ho avute.
A metà giugno il ginecologo mi fece un raschiamento e dopo un mese al
controllo mi disse che c’erano residui mestruali in utero subsetto, e di
aspettare 15 giorni per il controllo. Ma l’utero subsetto dopo tutte le
ecografie fatte non poteva vedersi anche prima? Premetto che le
mestruazioni
dopo il raschiamento le ho avute a luglio molto poco (quasi niente) e poi
ad
agosto quasi abbondanti.
Prossima visita all’inizio di settembre dopo 15 giorni dalla fine delle
mestruazioni.
Dall’ecografia risultava ancora qualche cosa che non andava, e mi
sottopose
ad una isteroscopia in anestesia locale e mi trovo’ l’ostio tubarico di
destra occupato da una neoformazione (bianca, translucida, a consistenza
fibrosa) endocavitaria uterina che mi viene asportata con forbici
meccaniche.
Dopo 20 giorni ritirai l’esito istologico e se non le dispiace le scrivo
anche la diagnosi per capire se tutto è normale:
Frustoli di endometrio secretivo ed un piccolo frammento di materiale
deciduo-coriale. Villi moderatamente anisometrici con diffusi aspetti
regressivi.
All’ultima visita dal ginecologo mi disse che non era un utero subsetto ma
residui dovuti al raschiamento. E’ possibile? E che però c’era ancora
qualche cosa che probabilmente nell’isteroscopia non è stata vista in
quanto
non essendo andato molto in profondità per non danneggiare l’utero.
Ora, passati 2 mesi dalla visita dovrei rifare un’altra isteroscopia
(magari
molto più pericolosa) ma secondo lei questi residui non potrebbero passare
naturalmente visto che negli ultimi tempi ho già fatto diverse anestesie.
Possiamo comunque provare ad avere in serenità un bambino così tanto
desiderato? Le informo anche che le mestruazioni in questi mesi le ho
avute
regolarmente.
Ho chiesto anche al mio ginecologo se io e mio marito dovevamo fare esami
più approfonditi ma mi è stato risposto che non è il caso in quanto ho
avuto
due aborti diversi, solo se ne dovesse capitare ancora un’altro uguale.
La mia storia è un pochino lunga e forse non sono neanche stata brava a
spiegarmi, comunque spero in una sua risposta e la ringrazio
anticipatamente.
Gentile signora Romina,
il riassunto della sua vicenda si sostanzia in due gravidanze esitate in
aborto: una extrauterina trattata per via laparoscopica ed un presunto
aborto precoce (ma la gestazione era dimostrata da un test sulle urine?)
seguito da un raschiamento (di cui riferisce: “presenza di residui
mestruali”) e da una isteroscopia (che testimonia per “materiale
deciduo-coriale”, specifico di modificazioni in senso gestazionale!). Se in
questi mesi ha avuto mestruazioni regolari, prima di ripetere una nuova
isteroscopia (in mani esperte!), le consiglio di eseguire, per escludere la
eventuale persistenza di tessuto coriale endouterino, un dosaggio di beta
HCG ed un’ecografia transvaginale accurata. Cordiali saluti ed auguri.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo