Marianna

chiede:

Buongiorno, sono in attesa del mio secondo bimbo (31 settimane+2). Durante il mio primo parto (5 anni fa) ho avuto una lacerazione al collo dell’utero con copiosa perdita di sangue, che ha reso necessaria una trachelorraffia bilaterale. La mia ginecologa dell’epoca mi consigliò un cesareo per una eventuale seconda gravidanza. Il mio ginecologo attuale invece ritiene che sia tutto ok e che quindi posso provare di nuovo con il parto naturale! Io sono molto in ansia e vorrei chiedere un vostro parere.

Buongiorno Marianna, la trachellorafia rappresenta la sutura del collo uterino, mono o bilaterale, a seguito di una lacerazione che si verifica durante il periodo espulsivo del parto e che spesso si accompagna ad una cospicua perdita ematica. Tale tipo di sutura non impedisce un successivo parto spontaneo se si tratta di un feto di normali dimensioni; comunque è opportuno controllare con la visita ostetrica, anche a termine di gravidanza, che non ci siano evidenti esiti cicatriziali a livello del collo uterino che possano predisporre ad una nuova lacerazione. Solo in tal caso si potrebbe valutare anche un taglio cesareo. Saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo

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