Anonimo

chiede:

Se il padre è diabetico insulino-dipendente di tipo 1, quante sono
le
possibilità che anche nostro figlio lo sia? È possibile prevenirlo? Grazie

Egregia Signora Erika,
il diabete si distingue in due tipi, tipo 1 e tipo 2. Si tratta di due malattie
a origine diversa anche se i danni che possono provocare sono simili perché
dovuti all’aumento della glicemia che persiste negli anni. La frequenza
totale di persone diabetiche (comprendendo quelle note e quelle non ancora
diagnosticate o delle forme latenti) è stimato in circa il 4% della popolazione
generale. Questa percentuale aumenta molto se ci si concentra in una popolazione
anziana. Nel 85% dei casi si tratta di diabete di tipo 2, solo in una piccola
percentuale (15%) si tratta di diabete mellito di tipo 1.
Il diabete mellito di tipo 1 (detto anche diabete giovanile, diabete insulino-dipendente,
magro o chetoacidotico) si manifesta di solito a partire dall’infanzia e
richiede la terapia insulinica per la sopravvivenza. La terapia insulinica
prevede iniezioni di insulina ad ogni pasto e un?ulteriore iniezione prima
di andare a letto. La dose di insulina deve essere scelta dal paziente sulla
base della misurazione della glicemia (su una goccia di sangue ottenuto
pungendo il polpastrello di un dito con un ago) da eseguire prima di ogni
iniezione di insulina, della quantità e qualità del pasto e dell’attività
fisica. Lo scopo è mantenere la glicemia il più possibile vicino ai valori
normali per evitare le complicanze (danni vascolari alla retina dell’occhio,
ai reni, al sistema nervoso periferico e centrale, alle arterie degli arti
inferiori, coronariche, ecc.) senza però incorrere nell’ipoglicemia, che
può essere causata da un eccesso di insulina e che può essere anche molto
pericolosa Si tratta quindi di una navigazione a vista, quotidiana, che
richiede molta pazienza perché dura tutta la vita. Esistono oggi speciali
apparecchi (pompe a insulina) che permettono una somministrazione programmata
di insulina, evitando di ricorrere alle continue iniezioni. Un apparecchio
che permette la misura del glucosio senza ricorrere al prelievo di sangue,
di recente sperimentazione, è stato da poco autorizzato per la commercializzazione
negli Stati Uniti.
Il diabete mellito di tipo 1 è di origine autoimmune. Per ragioni ancora
ignote, a un certo punto della vita, nel bambino o nel giovane, il sistema
immunitario si mette ad aggredire le cellule del pancreas che producono
insulina e le distrugge. Quando le cause di questo processo anomalo saranno
chiarite, si potrà forse prevenire il diabete di tipo 1. Mentre la ricerca
deve andare avanti, è fondamentale che i pazienti con il diabete mellito
di tipo 1 siano ben curati mantenendo la glicemia il più possibile vicino
alla norma per evitare le complicanze. Le basi genetiche del diabete giovanile
sono estremamente complesse e tuttora oggetto di studio.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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