Buongiorno dottoressa, sono mamma da un mese e mezzo, ma di un bimbo nato molto prematuro. Ovviamente non è ancora fuori pericolo e vivo costantemente con lui in ospedale. Inutile dire che sono molto stanca e demoralizzata e ho il terrore che possa non farcela.
So che devo essere forte in questo momento, ma dopo un mese e mezzo comincio a sentirmi vacillare la terra sotto ai piedi perché la situazione sembra essere sempre la stessa. Cosa posso fare per ritrovare un po’ di ottimismo e centratura?
Amici e parenti mi dicono che dovrei prendermi una pausa, ma proprio non riesco a star lontano da lui, se non per dormire, mangiare e lavarmi. Ma dall’altro lato sento che sto per cedere. Può darmi un consiglio pratico e concreto? Grazie in anticipo.
Cara mamma, quella che sta affrontando è una prova molto difficile: l’ansia, l’attesa, l’ospedalizzazione e la paura sono compagne quotidiane delle sue giornate, è più che normale che senta i suoi nervi cedere e che lo sconforto prenda il sopravvento.
Come le suggeriscono amici e parenti le serve staccare un attimo, il che non significa abbandonare suo figlio (anzi, recuperare energie le serve per essere più empatica e forte anche per lui) ma ritagliare nelle necessità (dormire, mangiare, lavarsi) anche un’ora di tempo per sé.
Può cominciare ascoltando dei videoguidati di mindfulness, meditando, facendo delle passeggiate nel verde per ossigenare mente e corpo, e soprattutto sarebbe prezioso uno spazio per sé di autoascolto, come scrivere un diario di sfogo di quanto sta vivendo, dove canalizzare tutte le sue emozioni e i suoi pensieri.
Infine non escluda la possibilità in quell’ora di tempo per sé di utilizzarla per un percorso di supporto psicologico specifico per essere aiutata a gestire e ad affrontare al meglio un periodo così tanto delicato. Potrà esserle di grande aiuto. I migliori auguri.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento