Sara
chiede:
Buongiorno dottore, ho una bimba di quattro mesi. Al compimento del primo mese di vita, durante un’ecografia dal pediatra, abbiamo scoperto una dilatazione del rene sinistro, abbiamo fatto due controlli in ospedale, uno il 27 febbraio ed un altro il 24 aprile. La dilatazione era ed è di 1,2 cm: è rimasta invariata.
Ora mi hanno chiamato dall’ospedale spiegandomi che mia figlia dovrebbe ricoverarsi e sottoporsi a una scintigrafia, dobbiamo recarci lì un giorno prima e il giorno successivo, dopo l’esame, possiamo tornare a casa. Noi viviamo in Germania, non so se in Italia venga fatto diversamente. Già questo mi è parso piuttosto strano.
La dottoressa al telefono mi ha spiegato anche che verrà addormentata, testuali parole “non sarà un’anestesia, ma simile, poi le verrà spiegato tutto quando verrà qui”. Ma cosa vorrebbe dire?! C’è proprio bisogno che venga addormentata? Non si può svolgere questo esame mentre dorme (naturalmente, intendo) o eventualmente non posso tenerla ferma io? Lei non ha mai avuto nessun sintomo o disturbo, fino ad ora per fortuna mai nessuna infezione urinaria. Crede sia proprio necessario questo esame?
Gentile signora, i dati che lei mi fornisce non sono completi; sarebbe opportuno sapere se la dilatazione riguarda solo il bacinetto (o pelvi) renale o se sono dilatatati anche i calici renali, ma ritengo che viste le modeste dimensioni i calici non siano dilatati e la dilatazione sia di pertinenza unicamente del bacinetto; inoltre non è menzionato se la dilatazione del bacinetto era già visibile durante la gravidanza nel corso delle ecografie fatte al feto.
Il quesito diagnostico consiste nel differenziare una dilatazione transitoria del bacinetto a prognosi assolutamente favorevole da una dilatazione organica legata alla stenosi (restringimento) della giunzione (giunto) pielo-ureterale.
Una dilatazione stabile del bacinetto renale (cioè che non sta aumentando, come nel suo caso), inferiore a 1,5 cm e priva di altra sintomatologia (infezione delle vie urinarie ad esempio, assenza di dilatazione degli ureteri e appunto dei calici) può essere semplicemente monitorata senza ricorrere ad altri esami, essendo improbabile possa essere legata a una stenosi del giunto che avrebbe un andamento progressivo (peggiorerebbe nel volgere del tempo), ma essendo il problema molto delicato le consiglio di ricorrere ad un secondo parere da parte di un nefrologo o un urologo pediatra.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Pediatra