Anonimo
chiede:
Gentile dottore, sono mamma di un bimbo di 9 mesi, a seguito di una ecoencefalografia fatta quando aveva 3 mesi, il dottore che l’ha eseguita ci fa presente che il piccolo ha una ciste isolata nei plessi corioidei di 6.9mm. Ci spiega di non preoccuparci perché, normalmente, nel giro di un anno queste cisti si bloccano o si riassorbono. Abbiamo ripetuto l’ecoencefalografia dopo 3 mesi ma la ciste era aumentata: questa volta era di 10.9mm. Ancora una volta ci hanno detto di non preoccuparci perché il piccolo cresce bene. Dopo altri 3 mesi ripeto per la terza volta l’econcefalografia e anche questa volta la ciste è aumentata: adesso è di 19.9mm. Io sinceramente ad oggi non riesco a stare tranquilla: mi hanno consigliato una risonanza magnetica per vedere più a fondo e vorrei delle maggiori informazioni dato che mi dicono di stare tranquilla ma il fatto che questa cisti continua a crescere mi fa preoccupare moltissimo. Vorrei sapere, se continuasse a crescere può portare conseguenze al piccolo? Ha qualche consiglio da darmi su come agire?
Buongiorno signora, le cisti del plesso corioideo sono presenti in circa l’1% dei feti fra 16 e 24 settimane di gestazione e in più del 90% dei casi scompare entro 26-28 settimane, rappresentando sovente una variante normale nello sviluppo della vascolarizzazione dei plessi corioidei stessi. Tuttavia numerosi studi hanno riferito un’associazione fra le cisti del plesso corioideo ed altre alterazioni, che possono essere evidenziate con la risonanza magnetica. Per fare una previsione e una valutazione globale dello sviluppo psicomotorio di suo figlio è necessario un esame clinico approfondito per valutare eventuale presenza di altre alterazioni, ed eventualmente una valutazione neurologica che, corredata all’esito della risonanza magnetica, saprà darle un quadro chiaro della situazione.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Pediatra