Anonimo

chiede:

Egr. Dottore, anch’io come lei sono medico ma mi occupo di
tutt’altra specialità, le scrivo per avere un chiarimento, in quanto, mia
moglie è reduce da una recente morte intrauterina in 38 settimane per la
presenza di un nodo vero al cordone ombelicale. Brevemente le riepilogo
l’accaduto: il 05/04/2006 (37 settimane e 3 gg) è stata effettuata ecografia
con valutazione dei flussi al cordone ombelicale risultati nella norma; il
10/04 (38 settimane 1 gg) viene effettuato monitoraggio tocografico,
movimenti fetali e valutazione liquido amniotico risultati nella norma, il
14/4 (38 settimane e 5 gg) morte intrauterina, le chiedo se al monitoraggio
del 10/4 veniva associato il controllo dei flussi al cordone ombelicale o
qualche altro presidio se era possibile prevedere la presenza del nodo al
cordone o altri segni indiretti di sofferenza fetale. La bambina alla
“nascita” pesava 3.500 gr ed era alta 53 cm.
P.S. Considerato che ha effettuato un cesareo (per scelta di mia moglie),
quando sarà possibile tentare un’altra gravidanza? Visto che ci sono pareri
contrastanti chi dice 6 mesi, chi 2 anni!! Grazie per la collaborazione.
Buongiorno

Caro Melo, inutile dire che sono rimasto molto colpito da quello che è successo.
I nodi veri del cordone ombelicale si formano soprattutto in presenza di cordone abbastanza lungo e precocemente. In genere (ma nel suo caso purtroppo non è stato così) sono pericolosi al momento del parto. In gravidanza (anche se sono ovviamente possibili accidenti acuti come arresto del flusso o trombosi – complicanze purtroppo incontrastabili -) spesso non causano problemi. Tranne casi particolari, l’ecografia è l’esame di scelta per identificare i nodi di cordone, a patto che sia una eco di terzo livello e che il medico abbia l’abitudine di seguire routinariamente tutto il cordone. L’aspetto eco bidimensionale e quadrimensionale, integrato dalla ricostruzione vascolare in 3D, e la flussimetria, sono fondamentali per esprimere un giudizio di pericolosità. Purtroppo, come accennavo, complicanze acute sono imprevedibili. Una volta scoperto il nodulo, mi creda, sorgono problemi logistici. Purtroppo, moltissimi colleghi credono che tale patologia non sia visibile ecograficamente… e raramente il reperto eco viene preso sul serio al momento del parto, anche quando segnalato e documentato (almeno da quanto posso concludere in base alla mia esperienza). In caso di nodo accertato, è elettivo il cesareo o il parto naturale sotto stretta sorveglianza. Questa ultima condotta mi trova però in disaccordo.
A riguardo di quando intraprendere una nuova gravidanza, direi che una gestazione che inizia a distanza di 6 mesi da un pregresso TC, di solito non rappresenta pericolo. Io però aspetterei per sicurezza 8 mesi – 1 anno.
Spero di avere risposto ai suoi quesiti.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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