Anonimo
chiede:
Dr. buongiorno, le racconto un po’ la mia storia, che doveva essere bellissima invece si è trasformata in una poco piacevole, accaduta circa un mese fa, perché
vorrei sentire il suo parere: età di mia moglie 37 anni – data ultima
mestruazione 6 ottobre 2010, data presunta parto 13 luglio 2011,
gravidanza ottenuta a seguito di fecondazione assistita. Tutte le
analisi ed ecografie durante gravidanza sono state sempre regolari.
Soltanto l’ecografia del 12/06/2011 (34 sett.) rilevava liquido
amniotico ai limiti inferiori della norma: AFI 6, ma ci veniva detto sia
dall’ecografista che dal nostro ginecologo che non c’era da preoccuparsi.
Bere abbastanza e non stancarsi troppo. Il ginecologo come ultimi
controlli prescriveva ancora: 1) tampone vaginale e rettale alla 37
sett.; 2) visita anestesiologica; 3) altre analisi del sangue; 4)
monitoraggio dal 29 giugno; 5) ecografia e flussimetria il 30 giugno.
Risultati tampone, ok; visita anestesiologica, ok; analisi sangue, ok;
il primo monitoraggio del 29 giugno eseguito all’ospedale dove dovevamo
partorire, ok; eco e flussimetria del 30 giugno, ok, ma liquido
amniotico sempre basso, ma comunque superiore al precedente controllo,
AFI 7. Da questo momento in poi siamo passati a fare solamente i
monitoraggi di routine presso l’ospedale e dopo ogni monitoraggio il
nostro ginecologo, visitava mia moglie. Quindi il secondo monitoraggio
il 5 luglio, ok (senza fare ecografia); il terzo monitoraggio il 12
luglio, ok (39+6 senza ecografia); il quarto monitoraggio il 16 luglio,
cardiotocogramma e flussimetria ok, ma dal controllo ecografico
presenza di anidramnios (40+3). A questo punto la dott.ssa
dell’ambulatorio ci invia al pronto soccorso. Ci rechiamo al P.S. Nel
frattempo avverto il nostro ginecologo che era in ospedale, il quale
chiama al pronto soccorso e si informa e raccomanda. Parla col suo
collega che ripete monitoraggio, flussimetria ed eco. Quest’ultimo gli
dice che è tutto ok, il livello del liquido è un po’ basso ma non c’è da
preoccuparsi (sul referto del P.S. all’esame obiettivo indicato: LA nei
limiti, velocimetria nella norma, bcf regolare, ctg regolare alla parte
diagnosi indicato oligoamnios torna domani per controllo). Al momento
mia moglie non aveva contrazioni. Ci rimanda al giorno dopo per
controllo. Il giorno dopo ritorniamo. La notte erano iniziate le
contrazioni. Eseguiamo il controllo alle ore 09,30/10.00 circa, vengono
eseguiti gli stessi esami del giorno precedente. Il bambino sta bene,
flussimetria ecc, ok. Viene ricoverata perché liquido amniotico è scarso.
Nel frattempo il nostro ginecologo si era interessato ed aveva chiamato
per sincerarsi della situazione e favoriva il ricovero. Il giorno dopo
gli avrebbe indotto il parto. Saliamo al Reparto, siamo stati tutta la
mattinata e il pomeriggio insieme, poi alle 18,30 circa gli mettono il
monitoraggio ed il battito non c’è più. Qualcosa in quelle 8 ore circa di
buco è successo. Poco più tardi si procede al taglio cesareo e il
ginecologo riferisce che aveva più giri di cordone intorno al collo e
sulla gambina, ma nomina anche un nodo al cordone a cui attribuisce la
causa. Assisto al parto in sala operatoria, ma il bambino decido di non
vederlo quando lo tirano fuori (avrei dovuto, almeno avrei visto
veramente questi giri e questo nodo). Mi chiedono se voglio fare
l’autopsia ed inizialmente dico di no. E questo nodo al cordone
riecheggia. Il giorno dopo decido di fare l’autopsia. Sul foglio di morte
vedo scritto come causa: giri serrati di cordone ombelicale, asfissia
acuta intrauterina. Non si parla più di nodo al cordone. Io non ho
chiesto spiegazioni. Sto aspettando la cartella clinica e i risultati
dell’autopsia per poi riparlare col ginecologo che l’ha operata e che mi ha
parlato di questo nodo. Questo è tutto. Il mio dubbio è che ci sia una
relazione tra l’accaduto e la situazione del liquido amniotico e che la
storia dei giri di cordone sia una giustificazione facile e indolore.
Mi sembra così assurdo che arrivati all’ultim,o quando il bambino non ha
più tanto spazio per muoversi ed in più non ha neanche tanto liquido
amniotico, possa farsi questo con il cordone che sicuramente se aveva
attorcigliato lo aveva già da tempo, non credo se lo sia attorcigliato
in quelle ore. Si può arrivare all’ultimo della gravidanza con una
situazione di basso livello di liquido amniotico senza avere
complicazioni? Il nostro ginecologo diceva che è anche fisiologico
arrivare con poco liquido amniotico a fine gravidanza. La ringrazio
vivamente e anticipatamente della sua risposta e le chiedo inoltre fra
quanto tempo possiamo ricominciare a riavere rapporti liberi?
Egregio signore, francamente non so cosa rispondere alla sua lunga
lettera. Penso che, purtroppo, qualsiasi cosa possa suggerire sia di
scarso sollievo per voi. Ritornando al problema fondamentale, quello di
una nuova gravidanza, consiglio un periodo di attesa di almeno un anno
e mezzo. Auguri
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo