Anonimo

chiede:

Salve, sono sposata da 3 anni e mezzo e ho un bambino di 9 mesi. Mio
marito ha desiderato tantissimo questo figlio proprio come me e dato che
avevamo dei problemi siamo ricorsi ad una inseminazione. La gravidanza è
andata bene ma dal terzo mese lui si è rifiutato di avere rapporti per
timore credo di farmi male ed io ho accettato abbastanza bene anche perché
tra le nausee e la pancia ingombrante non era facile. Comunque una volta
nato il bambino abbiamo ripreso abbastanza spesso (quando il bimbo ce lo
permetteva) ma da settembre mio marito si rifiuta anche quando lo cerco io.
All’inizio non ci ho fatto caso ma col passare del tempo mi sono accorta
che preferisce stare col bambino che con me: non sono gelosa, ma anche
quando il bimbo dorme lui trova delle scuse oppure dice di non avere voglia.
Ho provato ad affrontare l’argomento di petto ma lui mi chiede di avere
pazienza e dice che è un momento così e che capita a tutti. Ora dato che non
parlo con TUTTI della loro vita sessuale vorrei sapere da lei, da un esperto
se è possibile o se è un atteggiamento patologico. Io ho paura che possa
influire negativamente sul nostro rapporto perchè io mi sento rifiutata,
cerco di distrarmi andando in palestra e prendendo più cura del mio corpo ma
sono molto in ansia. Ovviamente lui dice che esagero e che i suoi
sentimenti non sono cambiati.
Grazie per il consiglio.

Cara Chiara, la sua lettera apre molti interrogativi a cui rispondere.
Non è insolito venire a conoscenza di uomini che si rifiutano
di aver rapporti sessuali per paura di nuocere al bambino che
la moglie porta in grembo, e ci sono detti popolari che consigliano
di non farlo per salvaguardare la vista del nascituro; molti sono
consapevoli della fandonia in questione, me compreso, e potrà sembrare ilare,
ma molti sono convinti che sia vera!
Tuttavia questa consuetudine popolare ci porta ad analizzare come cambia in
molti uomini la percezione della propria donna durante la gravidanza: mentre
alcuni riescono ad integrare nella stessa persona il ruolo di madre del
proprio e quella di moglie, altri non vi riescono assolutamente e perdono
temporaneamente l’interesse sessuale nei riguardi della partner.
Successivamente al parto e compatibilmente con i nuovi impegni si ricrea
quella intimità che era andata smarrita.
Alle volte accade che la partner femminile sia durante la gravidanza che
successivamente si immedesimi esclusivamente nel ruolo di madre e
“dimentichi” quello di moglie trascurando il marito. Ad onor del vero la
cosa è comprensibile visto l’impegno che comporta allevare il piccolo nei
primi mesi di vita; se la coppia è salda questo periodo di difficoltà fila
via liscio.
Lei si chiede ed io aggiungo giustamente se tale situazione possa
influenzare negativamente rapporto di coppia, io penso di sì, e lei me ne da
conferma quando afferma che si sente rifiutata e cerca di curare il proprio
corpo pensando di non essere attraente come prima.
È normale che lei si senta in ansia per questa situazione, sentirsi
rifiutata per tutto questo tempo deve essere molto doloroso.
Detto ciò si potrebbe “azzardare” qualche ipotesi: nella sua lettera non ho
potuto non notare che la ricerca del bambino in questi anni vi abbia molto
uniti, e che i problemi siano iniziati quando c’è stata la certezza della
gravidanza, come a dire che esaurito il collante qualcosa si è rotto. Ci
tengo a sottolineare sicurezza della gravidanza e non comparsa della pancia
che si evidenzia qualche tempo dopo. Successivamente suppongo una quarantina
di giorni dopo il parto,
come consigliano le ostetriche, avete ripreso i rapporti abbastanza bene.
Credo che l’astinenza abbia giocato un ruolo importante, ma
anche che questa “seconda luna di miele” durata solo un paio di mesi,abbia
giovato del periodo estivo e delle ferie durante le quali visto che si è
meno sotto stress o si va a soggiornare altrove e più facile ritrovare
l’intimità.
A settembre di nuovo i problemi che sono rimasti tali fino ad ora.
Quali possono essere i motivi per i quali un individuo non desidera più
avere rapporti con il partner: lei ha sospettato la perdita del suo sex
appeal e la paura di far male al bambino. Se partiamo dal presupposto che
avere un rapporto sessuale soddisfacente è una evento desiderabile da
ripetere, possiamo supporre che per suo marito non lo possa essere.
Ribadendo che queste sono delle mere illazioni posso ipotizzare che qualcosa
non vada bene nel vostro rapporto già prima della gravidanza ma il vostro
desiderio di avere figli l’abbia messo in secondo piano. Quando tale
desiderio è stato soddisfatto, è emerso il problema che però è stato
giustificato con le paure accennate prima. Ma a settembre il problema si è
reso manifesto perché non c’erano più scusanti.
Per fare un quadro generale più chiaro tuttavia c’è la necessità di avere
molte altre informazioni: ad esempio: “i vostri rapporti sessuali erano
soddisfacenti prima della gravidanza?” Oppure: “Prima della gravidanza il
vostro rapporto andava bene?” Ed ancora: “Come avete vissuto la vostra
mancata fertilità di coppia?”
In sostanza le suggerisco di rivolgervi ad un terapeuta di coppia per un
consulto affinché possiate mettere luce su questi interrogativi che al
momento mi impediscono di dare una risposta esaustiva alla sua richiesta.
Un caro saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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