Anonimo
chiede:
Gent.ma Dott.ssa, ho 36 anni e un problema che non riesco a
risolvere. Si tratta di mio marito, lui è mio coetaneo e ha perso suo
padre
(stroncato da un infarto) due mesi fa. Credo che mio marito non riesca
proprio ad accettare questa perdita, mi accorgo anche che ha un’enorme
rabbia
dentro di sé. Noi viviamo in una città diversa da quella della sua
famiglia,
cioè nella mia città, e questo sembra innervosirlo tantissimo. È come se
inconsciamente incolpasse me del fatto che in questi ultimi anni abbia
abitato lontano da suo padre, per il sol fatto che mia madre abita nella
casa accanto alla nostra. Inoltre ha con mia madre, ultimamente, un
atteggiamento insofferente, come se volesse sempre sottolineare che siamo
stati accanto a lei negli ultimi anni e non accanto alla sua famiglia. Che
devo fare? Sono disperata. Non so mai come prenderlo, sembra voler bene
solo
al nostro bimbo di 2anni e 1/2. Stavamo provando ad avere un secondo bimbo
(da 7 mesi), secondo lei è il caso di continuare i tentativi? Visto anche
che lui sessualmente ancora mi cerca? Attendo con ansia vostra cortese
risposta.
Cara Elisa,
credo che lei avrebbe provato esattamente lo stesso se fosse stata lei a
dover stare lontana dai suoi. Cerchi dunque di comprenderlo e fare in modo
di rendersi disponibile a visitare i suoi parenti il più spesso possibile,
oppure di invitarli nella sua città.
Quanto al bambino, se non ci sono dissapori gravi, perché no?
Cari saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo