Anonimo
chiede:
Gentilissima Dottoressa,
mio figlio di 2 anni (26 mesi) ha una paura degli estranei di sesso
maschile che incontra.
Alcuni li saluta in modo timido, altri proprio non riesce nemmeno a
salutarli perchè scoppia a piangere per minuti, soprattutto quando loro si
rivolgono a lui per salutarlo.
Io non riesco a capire come comportarmi, leggevo che intorno all’anno
questa situazione può verificarsi spesso, ma ora (a 26 mesi) si verifica
quasi periodicamente.
C’è qualcosa che posso fare?
Devo preoccuparmi?
Grazie per la sua preziosa risposta.
Cara Anna, ho troppo pochi elementi per poter capire cosa succede a tuo
figlio. Come tu stessa dici, intorno all’anno può verificarsi, soprattutto
nelle bambine, la paura degli uomini, in particolare di quelli con la barba.
Questo può accadere perché ad esempio le figure maschili che normalmente
il/la bambino/a vede (il padre, i nonni, gli zii, ad esempio) non portano la
barba, che viene quindi associata a qualcosa di strano, innaturale, che
quindi inquieta, spaventa. Altre volte questa paura degli uomini può essere
dovuta ad esperienze che per il bambino sono state traumatiche, come ad
esempio un ricovero ospedaliero. Non so se nella storia di tuo figlio ci
sono elementi che possono avallare questa seconda ipotesi. Posso suggerirti
però, quando incontri uomini che tuo figlio non conosce, di invitare
innanzitutto queste persone ad avvicinarsi con cautela per non spaventarlo
ulteriormente. Inoltre puoi prepararlo con un po’ di anticipo all’idea che
riceverete la visita di una persona di sesso maschile che non conosce,
cercando di rassicurarlo il più possibile. Se questa persona avrà voglia di
passare un po’ di tempo con tuo figlio, giocando con lui e con te accanto,
potrà essere una esperienza utile per il tuo bambino che potrà imparare che
gli uomini che non conosce non sono minacciosi. Accogli questa paura di tuo
figlio senza sgridarlo, se non ci sono eventi traumatici nel suo passato che
giustificano questo comportamento è probabile che passerà da sé. Sarà
importante però che tuo figlio si senta rassicurato da te ogni volta che lo
richiederà, non gli sarà di aiuto sentirsi dire “smetti di piangere, non c’è
motivo di avere paura!”, perché per lui in quel momento e dal suo punto di
vista ci sono mille motivi per averne! Fagli sentire il tuo abbraccio e la
tua rassicurazione, è importante per lui che non ti faccia prendere dall’agitazione
anche tu, confermeresti la sua ipotesi che c’è qualcosa che non va. La tua
tranquillità gli servirà per imparare piano piano che non ci sono motivi per
avere paura. Se invece sospetti che il tuo bambino può aver vissuto qualche
piccola esperienza traumatica, parlane con il suo pediatra per capire meglio
cosa è successo e per decidere insieme cosa fare.
Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo