Anonimo
chiede:
Ho una bambina di 5 anni e mezzo e sono alla 27 settimana del mio
secondo bambino. La prima non ha mai avuto un carattere facile, è una
bambina molto sveglia ed intelligente, all’asilo si comporta molto
bene con i bimbi di tutte le età ed è obbediente con le maestre, ma a
casa è una sfida continua. Si comincia col vestirsi la mattina senza
escludere nulla, dalle mutandine che danno fastidio, ai calzini con
le pieghe, alle scarpe che non sono giuste etc, il tutto urlando come
un ossesso (5 anni e mezzo!!!!) frasi del tipo “brutta, cattiva non
ti voglio, voglio andare via da qui e andare a stare da un’altra
parte…” questo quotidianamente, anche la sera per lavarsi e andare
a nanna…. io sono letteralmente sfinita, volano urli e sculacciate
quando proprio eccede, ma non posso nemmeno sculacciarla e urlare
dalla mattina alla sera, ovviamente temo anche per il bambino che
aspetto che credo avverta lo stato di tensione in cui mi trovo in
questi momenti….
non mi sento neanche di dire che il comportamento sia dovuto
all’arrivo di un fratellino perché più o meno queste storie le ha
sempre fatte! Il padre la mattina deve uscire molto presto per andare
a lavoro quindi le becco tutte io le sceneggiate mattutine, mentre le
altre lui forse le gestisce in maniera più distaccata di me, sempre
sgridandola ovviamente…
solo che io sono già due volte che reagisco scoppiando in un pianto
dirotto, saranno gli ormoni ma non riesco a trattenermi, a quel punto
lei crolla e chiede scusa, giura che non lo farà più e mi chiede di
calmarmi, ma tanto lo so che il suo carattere la porterà sempre a
fare questi braccio di ferro per vedere chi cede, e io piangendo
evidentemente ho ceduto, ma non sono riuscita a frenarmi! Che senso
ha usare la dolcezza, darle i tempi giusti per prepararsi la
mattina, giocare insieme, leggerle la sera i librini e addormentarla
la sera?
Le altre mamme non fanno così? Possibile che a 5 anni e mezzo riesci
a ferire un adulto dicendogli che non lo vuoi e vuoi andar via in
continuazione? Cosa sta cercando di dirmi che io non capisco? Mi sembra che sia già una figlia di 15 anni alle prime crisi
adolescenziali e con desiderio di ribellarsi, premetto che credo che
siamo sempre stati genitori coerenti fra noi e con lei, giurerei di
non aver mai ceduto ai suoi pianti, ma il risultato mi dimostra il
contrario, dove stiamo sbagliando?
La ringrazio per la Sua gentile attenzione
Buongiorno Stella,
che bambina tosta!!!
Ma come tutte le bambine toste, il suo è un modo intelligente di comunicare
qualche cosa: non è un caso che riesca ad individuare i punti deboli suoi e
a farla stare così male.
Questo, infatti, è il primo punto su cui lei potrebbe riflettere: ha visto
giusto, non è una fase adolescenziale, ma per certi versi il momento
evolutivo che parte intorno ai due anni, due anni e mezzo, è simile: il
bambino deve trovare la sua identità e lo fa opponendosi agli altri.
Inizialmente con la fase del no, poi opponendosi e facendo i capricci. Se i
genitori non riescono a gestire in maniera ferma questi momenti, il bambino
non solo cercherà sempre di andare oltre i limiti che gli sono imposti, ma
si sentirà visto solo nel momento in cui sfiderà la persona adulta.
Alcuni consigli, quindi:
– prima di tutto non pensare che la sua bimba sia così e che lo rimarrà
tutta la vita: certo ha un carattere forte, ma questo può comportare tanti
vantaggi, non solo svantaggi: è in un momento evolutivo, che si sta
prolungando, ma che è possibile modificare;
– la nascita del fratellino/sorellina può comunque aver accentuato in suoi
comportamenti, sia per una questione di gelosia, sia per una maggiore
percezione di fragilità nei suoi confronti: è, quindi, importante, a questo
punto, valorizzare il fatto che sia più grande e che può aiutare la mamma
anche nella gestione di questo nuovo arrivato;
all’inizio poche regole, ma molto ferme: la bimba può urlare quello che
vuole, fare mille capricci, ma lei deve essere ferma e distaccata (forse un
po’ come suo marito): non vuoi fare così… non vuoi lavarti prima di andare
a letto.. ok, ti avevo detto che ti avrei raccontato una storia, pazienza,
fai quello che vuoi, se cambi idea, dopo che ti sei lavata, vieni a
cercarmi. E molte lode per quanto fa di corretto.
Tanti auguri a tutta la sua famiglia,
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo