Anonimo

chiede:

Gentile dottor Capobianco, vorrei chiederle quanto segue: mia figlia
attualmente di 6 anni compiuti ha l’assenza dei 4 incisivi inferiori da
latte. Su richiesta del pediatra è stata eseguita la O.P.T., ed è stato
riscontrato che mancano gli stessi 4 incisivi decidui, e probabilmente anche
i canini superiori. Dalla radiografia di notano diversi denti decidui, che
nasceranno a punta. Il problema è sicuramente ereditario, avendo anche il
papà lo stesso problema. Da che malattia dipende? Essendoci una seconda
bambina è possibile fare qualcosa per evitare che si ripeta il problema?
Cosa si può fare per ovviare al problema (anche estetico) della bimba
grande?
La ringrazio in anticipo e cordialmente la saluto.

Carissima signora Anna,
volevo innanzitutto precisarLe che dente deciduo e dente da latte sono sinonimi.
Questo perchè nella Sua mail mi dice che dalla OPT si evidenziano dei denti decidui che nasceranno a punta.
Dal momento però che la sua bambina ha 6 anni, i denti decidui dovrebbero essere tutti presenti in arcata gia da 4 anni circa.
Ritengo pertanto che Lei volesse intendere che alla OPT sono evidenti dei denti permanenti che hanno un aspetto di tipo conoide (a punta).
Detto questo rispondo con ordine alle Sue domande:
I denti dei bambini prima dei 6 anni sono detti denti da latte o decidui e sono in numero di 20 (10 per arcata).
All’età di 6 anni (ma la cronologia è alquanto variabile) erompe il primo dente permanente rappresentato dal primo molare che “nasce” dietro l’ultimo molaretto da latte. È bene fare attenzione alla salute di questo elemento dentario che molte mamme trascurano pensando erroneamente che trattasi di un dente da latte.
Da 6 anni in poi e via via e fino ai 12 anni circa erompono gli altri denti permanenti sostituendo quelli decidui.
All’incirca verso i 18 anni erompe poi il terzo molare o dente del giudizio.
In età adulta dunque i denti saranno 32.
La mancanza di denti (decidui o permanenti) è detta “agenesia”.
L’agenesia può interessare uno o più denti, sia permanenti che decidui; se uno o più denti decidui sono mancanti per agenesia, saranno assenti anche i rispettivi permanenti, ma può capitare di avere il dente deciduo senza il corrispettivo dente permanente. È molto frequente l’agenesia del 3° molare o dente del giudizio.
Le agenesie multiple possono essere manifestazioni di sindromi complesse, interessanti organi diversi che hanno in comune l’origine dall’ectoderma (foglietto di tessuto embrionale).
Possono esser presenti inoltre difetti di dimensioni di altri denti e ritardi dell’eruzione dentale, ma anche presenza del dente in posizione anomala che ne determina la ritenzione.
Generalmente le agenesie e i difetti morfologici sono ereditari e possono comparire anche nei familiari. I geni, costituenti il DNA, controllano infatti diversi caratteri dentali: forma e dimensione, o “presenza” o “assenza” del dente.
Può capitare quindi che il fratello o la sorella del paziente con agenesia presenti la stessa agenesia o i dente con forma e dimensioni anomale.
L’odontoiatra alla prima visita formulerà una prima ipotesi di agenesia notando la mancanza di uno o più denti, oltre l’epoca di eruzione del dente in oggetto.
La diagnosi di certezza richiederà, però, l’esecuzione di una radiografia panoramica delle arcate dentarie (OPT), che permetterà di contare le gemme dei denti in via di formazione nelle ossa mascellari, e di verificarne la reale assenza. In caso di agenesia di un dente permanente, il corrispettivo dentino di latte potrà cadere precocemente oppure rimanere a lungo in arcata, se si verificherà una fusione tra la radice e l’osso circostante. I denti adiacenti tendono a spostarsi verso i siti liberi degli elementi mancanti, determinando disarmonie dell’occlusione.
Essendo l’agenesia un problema ereditario, come può immaginare, non è possibile prevenirne la manifestazione.
Allora quel che bisogna fare è far seguire il piccolo paziente da un bravo odontoiatra che valuterà il rapporto di occlusione tra le arcate in relazione anche alle basi scheletriche dei mascellari.
Potrà rendersi necessaria una terapia ortodontica con apparecchi che sposteranno i denti adiacenti all’area di agenesia per chiudere gli spazi (quando essi non sono estremamente grandi) o apparecchi che tenderanno a mantenere gli spazi che poi saranno colmati con protesi fisse tradizionali o su impianti.
In ogni caso il risultato estetico finale sarà ottimale.
La saluto cordialmente e Le auguro Buone Feste nell’imminenza del periodo natalizio.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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