Anonimo

chiede:

Buongiorno dottore, ho avuto un aborto 7 mesi fa e attualmente sono incinta di due mesi. Otto giorni fa sono stata richiamata a lavoro, perché prima causa Covid ero in disponibilità. Lavoro per 8 ore al giorno e sono addetta Front Office in un’azienda che lavora la plastica: periodicamente fanno fare a tutti l’esame delle urine per la ricerca eventuale di una sostanza chiamata toulene.

Faccio 60 km a giorno tra andata e ritorno e la sera appena torno a casa mi devo stendere perché dalle 7 di mattina fino a quasi le 7 di sera non ho modo di stendermi. Ogni tanto ho lievi doloretti sotto la pancia e pesantezza alla schiena. Ho sempre la paura che possa abortire di nuovo. Sto assumendo progesterone e cardioaspirina. È il primo figlio e la mia domanda è se ci possano essere le condizioni per una maternità anticipata o a rischio. Grazie

Dott. Giulio Lanzi

risponde:

Buongiorno signora, per la maternità anticipata devono ricorrere gravi complicanze della gravidanza in corso e devono essere oggettivate e certificate dallo specialista. Il datore di lavoro deve invece provvedere a riservare alle dipendenti in gravidanza, in normale evoluzione, mansioni che non comportino alcun rischio per la stessa.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo

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