Anonimo
chiede:
Salve, premetto che sono al primo figlio e non ci sto capendo nulla… Lavoro 40 ore alla settimana presso un supermercato e sono l’unica dipendente (gli altri 3 che lavorano, 1 ragazzo full time e 2 ragazze part time, sono i titolari). Non ho avuto nessuna comunicazione circa il livello di rischio del mio lavoro ma so solo che lavoro 8 ore al giorno (non continuative) per 4 giorni la settimana e 5 ore per 2 giorni(quindi lavoro ogni giorno). Sto sempre in piedi, carico, scarico e mi occupo del magazzino e ormai ho sempre l’affanno, senza contare che sono negativa alla toxo e mi occupo anche del settore ortofrutta e del banco salumi… Sono inquadrata come commessa (che non so se dovrebbe occuparsi di tutte queste cose, ma è quello che mi fanno fare…) al V livello dal 2010 e sono a tempo indeterminato. Non capisco a chi rivolgermi… Il ginecologo della asl (non posso permettermene uno privato) mi ha detto che sto bene e non può chiedere un cambio mansione… possibile?!? Io posso continuare a stare in piedi tutte queste ore e caricare e scaricare? È automatico che se fornisco al datore di lavoro un certificato di gravidanza sappiano loro cosa fare? O devo rivolgermi con il certificato all’ispettorato? Gli uffici sono sempre aperti quando sono a lavoro e non è facile per me, unica dipendente, prendere permessi, quindi vorrei andare con cognizione di causa… Tra poco si vedrà (sono a 14 settimane) e ancora non so quali sono i miei diritti… Vi ringrazio anticipatamente per l’aiuto.
Gentile sig.ra, deve fare una istanza sia all’ASL che alla DPL (direzione provinciale del lavoro) che apriranno la procedura per la verifica delle condizioni di lavoro. Sarà la DPL ad occuparsi della valutazione del rischio lavorativo, l’ASL ne prenderà atto e poi decideranno se porla o meno in
maternità anticipata.
Cordialmente
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Avvocato