Anonimo
chiede:
Gentile Dottore, mi chiamo Giulia, ho 33 anni, ciclo sempre regolare e sto cercando una gravidanza da più di un anno. Quindi mi sono affidato al mio ginecologo per il monitoraggio dell’ovulazione. Dopo alcuni tentativi con esiti negativi, per facilitare il raggiungimento di una gravidanza, il ginecologo mi ha prescritto una cura con clomid da prendere dopo tre gg dal ciclo. Abbiamo monitorato l’accrescimento dei follicoli (numero 3 follicoli dall’ultima eco), e quando erano abbastanza grandi ho fatto una puntura di gonasi. Inoltre, dopo il rapporto il ginecologo mi ha prescritto di somministrare gli ovuli Progeffik 200. Ora sono al quinto giorno di ritardo con, giornalmente, macchioline marroncine e abbiamo deciso di sostenere l’esame del sangue per la Beta-HGC, che risulta essere negativo. Quindi, il ginecologo mi ha consigliato di continuare con gli ovuli e ripetere l’analisi del sangue fra 5 giorni. Ora mi vengono dei dubbi: L’analisi del sangue non dovrebbe essere in grado di rilevare il beta-HGC già dopo 5 giorni di ritardo? Ha senso continuare con gli ovuli? È possibile che essi mi portano un ritardo del ciclo? Posso ancora sperare di essere incinta? Grazie anticipatamente per eventuali risposte.
Gentile Giulia,in effetti la
beta HCG plasmatica a volte diventa positiva anche qualche giorno prima delle attese mestruazioni. Considerando che è stato fatto il monitoraggio del follicolo e quindi si conosce perfettamente il giorno dell’ovulazione, in teoria il test in caso di gravidanza doveva risultare positivo anche a basso titolo. Non sempre però è tutto lineare e scontato. Certo un progestinico preso nella seconda metà del ciclo può interferire sulla durata della fase luteinica. Ad ogni modo è corretto ripetere le beta HCG a distanza di qualche giorno. Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo