Anonimo
chiede:
Salve, sono all’ottavo mese di gravidanza e convivo col mio compagno da 3 anni, ma siamo insieme da 11 anni. Lui è sempre stato un ragazzo modello: mi ha sempre riempito di attenzioni e non mi ha mai fatto mancare nulla, mi ha anche chiesto di sposarlo e non abbiamo mai avuto problemi ad avere rapporti sessuali, anzi per la maggior parte delle volte è venuto lui a cercarmi.
Poi tre anni fa, prima di comprare casa insieme, mi ha tradito con una ragazza e io l’ho perdonato, specificandogli che fosse l’unica volta. Abbiamo passato tre anni bellissimi: siamo sempre stati molto complici e felici insieme, e poi sono rimasta incinta, anche se non lo stavamo cercando, ma eravamo contenti entrambi. Poi un giorno (circa 4 mesi dopo) all’improvviso mi dice che non mi ama più e che non è più attratto da me perché si sente più attratto dagli uomini, anche se non ha mai avuto relazioni omosessuali, se non una piccola esperienza prima dei 16 anni (ma non ho voluto sapere i particolari).
Lui vuole starmi vicino comunque perché dice che sono la persona più importante per lui e perché con me sta bene, inoltre vorrebbe crescere nostro figlio insieme. Io continuo a chiedergli di ripensarci, di capire se veramente quello che sente adesso possa essere definitivo o no, ma lui continua a dire di non amarmi più e non mi bacia neanche più. Nel frattempo lui è andato anche dallo psicologo una volta. Settimana scorsa però abbiamo avuto un rapporto dopo due mesi di astinenza, e anche in quel caso è venuto lui da me perché io sinceramente dopo quello che mi ha detto non avevo il coraggio.
È possibile scoprire di essere gay dopo 11 anni che stai con una ragazza e un figlio in arrivo? Io sto soffrendo moltissimo perché lo amo tantissimo, piango in continuazione e anche lui sta molto male nel vedermi in questo stato ma non capisco come può scomparire un amore come il nostro da un giorno all’altro, aldilà dell’essere gay. Io tra l’altro sto facendo fatica ad accettare questa gravidanza perché avrei voluto che nostro figlio avesse i genitori uniti che si amano.
Gentile signora, indubbiamente la circostanza che riporta è complessa dal punto di vista emotivo e, in un momento importante come è quello della gravidanza, può essere doppiamente difficile affrontare una situazione come questa. Si tratta naturalmente di un tema impegnativo di cui sicuramente avrà avuto modo di parlare con il padre del bambino e di cui, credo, sia importante cercare di capire insieme come procedere.
In una situazione così intima e personale non c’è un’unica strada percorribile e ritengo che quella migliore sia quella che meglio funziona per voi e per il vostro bambino: in questo momento mi rendo conto che sia difficile capire quale possa essere questa strada e per questo credo che sia innanzitutto importante farsi supportare in un percorso psicologico non tanto come coppia in quanto tale ma come coppia genitoriale.
Si tratta di un tema complesso in un momento importante della vostra vita e credo che sia fondamentale l’aiuto di una figura esterna che vi supporti nella comprensione e nelle decisioni che valuterete di prendere per il vostro futuro. Mi rendo conto che in questo momento portare avanti una gravidanza sia emotivamente impegnativo ma credo sia, anche per questo, importante e necessario fare chiarezza ora affinchè, qualunque sia la strada che prenderete, possiate affrontare serenamente la vostra esperienza di genitorialità accanto al vostro bambino.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo