Anonimo
chiede:
Cara dottoressa, sono una donna di 30 anni e da circa tre anni vivo negli Stati Uniti, lontana da mia madre e da i miei due fratelli a cui
sono molto legata. Un anno fa mio padre fu stroncato da una meningite. Il modo
in cui mio padre morì mi ha sconvolto e non riesco a dimenticare. Da allora soffro di attacchi di ansia, pianto improvviso, sbalzi improvvisi di umore
e spesso mi isolo dal mondo esterno per diversi giorni. Sono in stato interessante da circa 10 settimane ed ho letto in un libro che lo stato d’animo della madre influisce molto sul feto, vorrei parlarne con un
esperto ma non so a chi rivolgermi e quanto possa davvero influire sul mio
bambino. Inoltre, da tempo soffro di ipoglicemia e cistite. Accuso ancora entrambi
i sintomi ma la dottoressa dice che è tutto normale, non ho molto appetito
per cui sono aumentata solo di 1Kg, ho la pressione molto bassa, circa 110/60
ma l’infermiera ha riferito che va benissimo. Dovrei rilassarmi e fidarmi
della dottoressa o contattare un’altro ospedale? Pensa che sia importante
riferire il mio stato d’animo al dottore, all’inizio della gravidanza ero molto spaventata e lo sono ancora, ho tanta paura che la mia tristezza possa coinvolgere il mio bambino anche quando nascerà! Cordiali saluti.
Cara Mina,
credo che lei sia in buone mani, per cui le consiglio di rilassarsi ed
affidarsi alle cure ed ai consigli di chi la segue. Quanto al passato,
cerchi di dimenticarlo: ogni volta che le viene in mente qualcosa che lo
riguarda pensi al suo bellissimo bimbo che tra poco terrà fra le braccia e
che le darà tanta, tanta gioia!
Auguri.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo