Anonimo
chiede:
Buongiorno gentili dottori, sono una ragazza di 27 anni incinta di 26 settimane. Vi scrivo a proposito della listeria, questa malattia infettiva di cui però nessun ginecologo mi ha mai parlato e per cui non mi sono mai stati prescritti esami: mi erano solo state date indicazioni su come evitare la toxoplasmosi, e faccio mensilmente solo il toxo-test. Recentemente però mi è capitato di leggere di questa listeriosi, che pare essere molto pericolosa soprattutto nel terzo trimestre di gestazione, e mi sono preoccupata perché innanzitutto non ho mai fatto un esame per diagnosticarla, e poi perché ho scoperto che cibi che mangiavo abitualmente sono vietatissimi! Ad esempio l’altro ieri ho mangiato in un bar una piadina con prosciutto cotto e fontina per cui non mi ero mai posta il problema, ma ho appena letto che la fontina va evitata in quanto formaggio a pasta cruda! Ora sono preoccupatissima, anche perché ho letto che i sintomi possono anche non esservi, dopo quanto potrei fare un esame del sangue specifico per valutare un eventuale contagio? Vi ringrazio molto
Gentile Giulia, in effetti in gravidanza sarebbe opportuno intraprendere alcune misure alimentari e di stile di vita particolari e direi non solo in gravidanza.
Ad ogni modo per fortuna, le infezioni da listeria sono abbastanza rare. Quindi non si preoccupi.
Se vuole contatti il suo laboratorio di analisi di fiducia, e chieda quale possibilità di diagnosi può offrire. Esistono infatti alcuni recenti metodologie di diagnostica, come per esempio la amplificazione del DNA che consente una diagnostica abbastanza accurata. Un saluto.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Infettivologo