Anonimo

chiede:

Egr. Dott., ho 29 anni e sono alla mia prima gravidanza 25^settimana). Effettuando routinariamente l’esame emocromocitometrico ho riscontrato, nei diversi referti, valori decrescenti dei linfociti (dicembre: LI%20.1% val. norm. 20.0-45.0; febbraio: LI%16.8% val. norm.20.0-45; aprile: LI%15.3 val. norm. 20.0-45.0). Inoltre risultano:
G.R. 3.38 mil./uL val. norm. 3.5-5.8, HB 10.5g/dl, val. norm. 11.5-18,
Sideremia 41. È normale una linfopenia in gravidanza o devo preoccuparmi? Attendo in merito fiduciosa una Sua risposta. Grazie e saluti.

La diminuzione della concentrazione di tutti gli elementi cellulari del
sangue è osservazione comune in gravidanza, tant’è che qualche Autore ha
stilato delle tabelle dei parametri di riferimento specifiche per lo stato
gravidico. Ciò è dovuto in parte all’emodiluizione del sangue, e cioè ad una
maggiore rappresentazione della componente acquosa, e in parte ad un
riarrangiamento dell’organismo per far fronte alla nuova condizione. Si
pensi che la portata del sistema circolatorio aumenta in maniera
considerevole e quindi variano anche le caratteristiche fisiche del sangue. È ovvio che tali variazioni devono comunque essere contenute entro certi
limiti. Nel suo caso non ravvedo una linfopenia preoccupante, ma se dovesse
aumentare può consultare un ematologo. Questo perché le variazioni delle
caratteristiche del sangue, soprattutto a carico della forma degli elementi
corpuscolati, talvolta possono determinare imprecisione da parte degli
strumenti automatici dei laboratori, anche i più sofisticati, e quindi
occorre uno specialista particolarmente competente per interpretare i
risultati. Nei suoi valori c’è comunque una anemia che va trattata. Cordiali
saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo