Anonimo

chiede:

Gent.mo Prof. Schubert,
la ringrazio innanzitutto della Sua risposta alla mia domanda, che
riguardava l’origine delle lacerazioni che ho avuto durante il parto, sia
al
canale vaginale che al collo dell’utero. Mi rispondeva però che per dare
un’opinione sulla causa di queste mie lacerazioni avrebbe bisogno di avere
ulteriori dettagli circa la “storia del parto”, che nel mio precedente
messaggio non riportavo.
Brevemente, dunque, posso riassumere così il mio parto: è stato un parto
indotto con gel Prepidil (due dosi a distanza di 6 ore), alla 37 settimana,
per una gestosi. Dopo la seconda dose di Prepidil l’ostetrica mi ha fatto
anche due fiale intramuscolari di Spasmex, in quanto, così mi ha detto,
il
collo dell’utero era già molto morbido (la dilatazione era a soli a 2-3
cm,
ma se “allargava le dita” arrivava a 6-7 cm) e quindi queste fiale lo
avrebbero reso ancora più morbido ed avrei partorito entro due ore dalla
somministrazione. In effetti, la somministrazione delle fiale è avvenuta
alle ore 22.10 ed io ho partorito alle 22.50 (dopo 40 minuti). Nella fase
espulsiva finale mi è stata praticata l’episiotomia e la manovra di
Kristeller (il mio dubbio principale infatti è questo: che sia stata proprio
la manovra di Kristeller, forse inopportuna in presenza anche
dell’episiotomia, a crearmi le lacerazioni al collo dell’utero?).
Dopo il parto sono iniziate le forti emorragie e le numerose saturazioni.
Ora che la “storia del mio parto” è più completa, si riesce a comprendere
le
origini delle mie lacerazioni vaginali ed al collo dell’utero? Specifico
che
io sono stata molto attenta a spingere solo ed esclusivamente quando me
lo
diceva l’ostetrica, proprio perché temevo queste lacerazioni (ce ne avevano
parlato al corso pre-parto).
Grazie ancora una volta della sua cortese risposta.
Cordiali saluti.

Gentile signora Sabina, secondo me vi è stata una serie di cause e concause:
la rapida dilatazione cervicale indotta dal prepidil e poi dallo spasmex
ha provocato la rapida discesa della testa fetale, senza che la vagina avesse
il tempo di distendersi a sufficienza. La manovra di Kristeller ha poi completato
l’opera e l’episiotomia opportunamente praticata ha evitato guai peggiori.
Detto questo però, non deve credere d’aver subito pratiche scorrette da parte
di chi l’assisteva. Purtroppo sono complicazioni, se non frequenti, in ogni
modo, tollerabili, dovute anche, in una certa percentuale, alla qualità dei
tessuti interessati. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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