Lettera non firmata

chiede:

Buongiorno Dott.re,
ho 28 anni e le spiego brevemente la mia situazione: sono alla 7° settimana (6+3 gg). Prima di scoprire di essere incinta ho assunto la claritromicina per 9 giorni per l’infezione vaginale Ureaplasma urealyticum. L’ultimo ciclo 06/03, rapporto avuto 19/03, antibiotico dal 29/03 al 06/04. Questo farmaco può creare effetti teratogeni al feto? Che rischi ho?
In attesa di una Sua gentile risposta, ringrazio e saluto.

Non ci sono studi sufficienti sulla sicurezza della claritromicina in gravidanza per cui se ne sconsiglia l’uso. Tuttavia si tratta di un antibiotico della classe dei macrolidi come l’eritromicina, che invece si può assumere in gravidanza. Quindi a mio avviso è solo una raccomandazione in assenza di studi, ma non un veto tassativo, tanto che viene raccomandata la valutazione del bilancio rischi/benefici. Consideri poi che la sua esposizione è stata molto precoce e quindi non c’è stata la possibilità di un insulto reale sulla embriogenesi.
In conclusione problemi non dovrebbe averne, ma capirà che in questo campo sicurezze non ce ne sono mai.
Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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