Anonimo
chiede:
Salve Dottoressa, le scrivo perché non riesco a capire il mio stato d’animo in questo particolare momento della mia vita e spero che lei mi possa aiutare…Circa 8 anni fa rimasi incinta del mio ragazzo di allora ma per una serie di motivi ( lui non lavorava, io frequentavo ancora l’università ed inoltre ci conoscevamo da poco ) decidemmo insieme che l’unica soluzione era l’ivg… superai quella brutta esperienza solo con il tempo e tanta forza di volontà, ma ripromisi a me stessa che non l’avrei mai più rifatto…ed invece cara Dottoressa a distanza di anni mi ritrovo nella stessa identica situazione. Ho 35 anni e sono incinta del mio compagno, lui è separato con 2 figli ed io non lavoro inoltre ancora non viviamo insieme. Stavamo progettando il nostro futuro a piccoli passi, prima il mio lavoro che ci avrebbe permesso di fare un mutuo per poter comprare una casa ed incominciare la nostra vita insieme e dopo la gioia di un figlio nostro…un figlio si ma non ora, ora non è il momento…pensavo che alla notizia di una gravidanza io e il mio compagno saremmo stati felici ed invece non è stato così, io vivo male, piango sempre, non riesco ad accettare un cambiamento così radicale nella mia vita, perchè se decido di portare avanti la gravidanza devo rinunciare al lavoro e quindi alla mia indipendenza economica che è fondamentale al giorno d’oggi, se decido di abortire ho paura di non riuscire a superare un secondo aborto, ho paura di non poter avere più figli dopo ed ho paura di perdere per sempre l’occasione di diventare madre, anche perché ho 2 cisti di natura endometriosica nelle ovaie ( almeno così dicono i medici ), inoltre mia madre ed il mio compagno non sanno nulla della mia precedente ivg e non so neanche se dirglielo a questo punto…sono veramente disperata, non so cosa fare, la prego mi aiuti a decidere…vivo male questa gravidanza, litigo sempre con il mio compagno e non è giusto per il bambino che non ha chiesto lui di essere concepito…La ringrazio in anticipo per la risposta che vorrà darmi…
Gentile Elisa,
comprendo quale sia la disperazione di questo momento, l’esperienza dell’aborto può essere una delle più laceranti per una donna e lei sa di cosa parlo, l’idea di poterla ripetere a distanza di anni deve essere ancora più tremenda.
La invito a riflettere sul senso che ha per lei questa gravidanza, considerando la sua storia, la sua età e la relazione che con il suo compagno. Cosa ne pensa lui? E’ disposto ad affiancarla in questo viaggio? Sente che lui può essere un punto di riferimento con cui prendere una decisione così importante o si sente sola a dover decidere di un figlio di entrambi? Capisco il suo disagio e le suggerisco di ascoltare cioè che sente davvero, al di là delle reali difficoltà che una gravidanza comporta. Se sentirà di avere la voglia di crescere questo figlio e potrà anche appoggiarsi al suo compagno, questa può diventare un’avventura da vivere in tre. Se il peso di sentirsi sola è troppo forte e ha il senso di non riuscire a farcela, ne parli con il suo ginecologo di fiducia e magari in un consultorio per avere un piccolo supporto in momento tanto delicato. Le difficoltà sicuramente ci sarebbero se decidesse di far nascere il bambino, ma il rischio di abortire nuovamente è che potrebbe avere molti rimpianti e sarebbe impossibile a quel punto tornare indietro.
La saluto cordialmente
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo