Anonimo

chiede:

Gentile Dottore,
Le riepilogo in sintesi la mia situazione:aprile intervento utero setto,
31 dicembre raschiamento alla 7 sett. (gravidanza cervicale).
Ho eseguito l’isteroscopia e per fortuna non c’erano aderenze
ma c’era un residuo del setto. E mi hanno detto che è capitato che lì (il
feto) non si poteva attaccare perchè era un po’ “fibroso” però il resto
delle pareti dell’utero sono pulite e mi hanno detto che devo essere
sfortunata se mi ricapita di nuovo una gravidanza cervicale… e che non si
doveva intervenire… ma purtroppo non ci sto capendo proprio niente… ho
chiesto alla dott.ssa che mi ha fatto il raschiamento sempre in questo
ospedale, la quale è anche primaria, di vedere un po’ la situazione e di
informarsi con questo dottore. Lei, dopo aver parlato col dottore, mi ha riferito
che era tutto ok e non c’era bisogno di niente. Quindi ho pensato di poter
provare di nuovo a concepire… ma quando Le ho portato la ricetta io Le ho
chiesto che dimensioni avesse questo residuo, in modo da potermi fare
un’idea… e sbuffando mi ha detto “c’è una parte che non si è epitelializzata e puoi fare solo che per 2 mesi prendi la pillola
anticoncezionale”…
Cosa devo pensare? Si riferiva alla non guarigione del raschiamento del 31
dicembre o quella dell’intervento al setto di aprile?
Cosa devo fare?
La ringrazio anticipatamente e Le porgo cordiali saluti.

Gentile Claudia, capirà che è difficile per me darle un parere attendibile e
motivato. I quesiti che lei pone andrebbero posti ai curanti, sbuffanti o
no. Solo chi visita e conosce clinicamente il paziente può rispondere bene.
Io posso al massimo darle l’idea che mi sono fatto a naso, probabilmente di
nessun aiuto per lei. Le malformazioni dell’utero, anche se vengono corrette
chirurgicamente nel migliore dei modi, conservano sempre degli esiti. Gli
insuccessi delle gravidanze in questi casi sono dovuti all’attecchimento in
aree di endometrio non sufficientemente vascolarizzate, un po’ come un seme
che cada in un punto dove il terreno è arido e pieno di pietre. Ecco perchè
è anche questione di fortuna e quindi non è detto che debba ripetersi. La
pillola può consentire un periodo di riposo e soprattutto di maturazione
dell’endometrio in maniera ben controllata e bilanciata, essendo guidata dal
dosaggio ormonale della pillola e non dai capricci delle ovaie, che non sono
dei meccanismi di precisione. Inoltre dopo un aborto è utile un’attesa di
qualche mese prima di riprovare. Cordiali saluti e cari auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo