Anonimo
chiede:
Gentile dottore, ho 30 anni e sono alla 26a settimana di gravidanza (prima gravidanza).
Alla 20a settimana ho fatto l’ecografia morfologica i cui risultati sono stati ritenuti rientranti nella norma (DBP= 46, CC=16.6, TDC=20, ATRIO=6mm, BOD=34, IOD=12; CA=15.0, OMERO=34, FEMORE=34). Alla 25a settimana il mio ginecologo mi ha prescritto un’altra ecografia con flussimetria, non
perché fossero state riscontrate anomalie nella crescita del feto o un amento
della mia pressione arteriosa (finora 105/60), ma perché pare la faccia fare di routine. Dall’ecografia le dimensioni del feto sono: DBP=64, CC=21.7, DIAMETRO TRANSCEREBELLARE=27, OMERO=45, FEMORE=49, CA=20.3, valori
ritenuti ancora normali. I risultati della flussimetria sono i seguenti: Arteria Uterina destra RI=0.72 Diastolic notch: + Arteria Uterina sinistra RI=0.62 Diastolic notch: ± Arteria Ombelicale PI= 1.20 Arteria Cerebrale Media PI=1.83 P I arteria ombelicale / PI arteria cerebrale media= 0.65. Conclusioni riportate sul mio referto: aumento delle resistenze nel
circolo utero-placentare, fattore di rischio per ipertensione materna e difetto di crescita fetale. Profilo velocimetrico fetale nella norma. Fra 1 mese dovrò rifare la flussimetria e nonostante sia stata tranquillizzata dal mio ginecologo, talvolta mi prende l’ansia, dati i valori di RI riscontrati, che il mio bambino non riesca ad alimentarsi e ossigenarsi sufficientemente, con la conseguenza di una crescita ridotta.
Mi è stato consigliato di riposarmi ogni tanto sdraiandomi sul fianco
sinistro per favorire la circolazione utero-placentare e chiaramente di tenere la pressione sotto controllo. Da profana mi chiedo: questi valori di RI sono davvero così elevati? Ipertensione materna e difetto di crescita fetale possono manifestarsi entrambi oppure solo uno dei due aspetti, e che conseguenze ci possono essere? Non è possibile che le arterie uterine possano completare la loro trasformazione nei prossimi mesi facendo diminuire i valori RI? Non è troppo tardi fare un’altra flussimetria tra
1 mese? C’è il rischio di malformazioni per il feto con un ridotto apporto
di sostanze nutritive e ossigeno? Grazie
Gentile Letizia,
la flussimetria delle arterie uterine è un test utile per individuare le
gravide a rischio per un possibile difetto di accrescimento fetale e/o per
ipertensione arteriosa materna. Il significato che si dà al test è che in
caso di valori dell’indice di resistenza (RI) delle arterie uterine
bilateralmente oltre 0,60, si ha un rischio per tali complicazioni nel 30%
dei casi e quindi non in tutte. Quindi i casi così individuati necessitano
di controlli più accurati dell’accrescimento fetale e di un attento
monitoraggio della pressione arteriosa. Se ci pensa, sono controlli che
ormai fanno tutte le gravide e non solo le poche individuate da questo test.
Inoltre i rischi riguardano il terzo trimestre e sicuramente non vi è
nessuna possibilità di malformazioni dovute a tale fattore. I fenomeni
placentari che portano alla riduzione dell’RI possono avvenire entro la
27-29a settimana e quindi, se per tale data l’RI resta alto, il valore
predittivo del test resta. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo