Anonimo

chiede:

Salve, io ho 36 anni e ho avuto due figli da un precedente matrimonio. Ora sono sposata con un altro uomo e da due anni cerchiamo senza successo un figlio. Ho avuto due aborti spontanei e a seguito di questi ho fatto diversi esami tra cui la isterosalpingografia. In questa sede mi hanno detto che soffro di impervietà tubarica bilaterale. È mai possibile pur essendo rimasta incinta? In questi casi l’unico modo di ottenere una gravidanza è la PMA?

Dott. Giulio Lanzi

risponde:

Gentile signora, l’impervietà tubarica bilaterale indica che entrambe le tube di Falloppio risultano non pervie, rendendo impossibile il passaggio degli ovuli. Questo spiega le difficoltà incontrate negli ultimi anni.

Tuttavia, è importante chiarire un aspetto: l’isterosalpingografia, pur essendo un esame molto utile, ha il limite di certificare solo il mancato passaggio del mezzo di contrasto. Questo non significa necessariamente che le tube siano completamente occluse; potrebbero esserci altri fattori, come spasmi tubarici transitori, che bloccano il passaggio durante l’esame.

Nel campo della diagnostica tubarica, il gold standard è rappresentato dalla cromosalpingoscopia laparoscopica, che permette una valutazione più precisa dello stato delle tube, oltre a offrire la possibilità di intervento in caso di aderenze o anomalie risolvibili chirurgicamente.

Se però entrambe le tube risultassero effettivamente chiuse, la fecondazione naturale non è possibile. In questi casi, la PMA (procreazione medicalmente assistita), come la fecondazione in vitro, è la soluzione più indicata, perché bypassa il ruolo delle tube. Nonostante il percorso possa sembrare impegnativo, oggi queste tecniche offrono ottime probabilità di successo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo