Anonimo
chiede:
Buongiorno.
Sono una donna di 31 anni, e sono incinta di circa 37settimane. Ora vi scrivo per ché ho bisogno di un aiuto, un consiglio, via etere, perché non posso recarmi in alcun ospedale o clinica per risolvere il mio problema, in quanto impossibilitata nel camminare a causa di una forte distorsione alla caviglia. Vi prego, se possibile, di non liquidarmi come hanno fatto già tutti i contatti cui ho chiesto una spiegazione al mio problema, dicendomi cioè sempre la stessa frase “la consigliamo di recarsi presso la nostra struttura che le fornirà, garantendo l’anonimato, un aiuto al suo problema”. Ve lo chiedo per favore, sono quasi sull’orlo di una crisi di nervi.
Vengo al mio cruccio:
io vivo con un compagno da circa 10 anni, ma tempo fa ho avuto una relazione con un altro uomo durata pochissimo tra l’altro. Con quest’ultimo ho avuto un rapporto sessuale non completo una settimana prima che tornassero le mestruazioni, quindi il 21° giorno dall’ultima mestruazione. Mentre col mio compagno ho avuto un rapporto completo 13 giorni dopo l’ultima mestruazione (parlo dello stesso mese chiaramente…. per essere più chiara: il 30 settembre ho avuto l’ultima mestruazione; il 13 ottobre ho avuto un rapporto completo col mio compagno; il 21 ottobre un rapporto non completo con l’altro uomo. Dopodiché la successiva mestruazione non è venuta poiché sono rimasta incinta). Ho fatto uno di quei test comprati in farmacia che ti indica, oltre alla positività o negatività della cosa, più o meno a che epoca risale la gravidanza, e considerando che l’ho fatto 10 giorni dopo la mestruazione che aspettavo, mi ha segnato che la mia gravidanza era ben oltre le tre settimane. Ora, mi chiedo: se così fosse, il bimbo che aspetto è del mio compagno, giusto?… però vorrei una conferma, perché ho mille paure. Ho timore che una volta nato possa succedere qualcosa per cui il mio compagno scopra (qualora non fosse il suo) che non sia suo figlio… e per me sarebbe la fine di tutta quella felicità che ho riconquistato piano piano. Non posso parlare al mio compagno di tutto questo (non datemi questo consiglio, il solito, perché è impossibile per me), né con il mio ex che farebbe di tutto per rompere il rapporto con il mio compagno, ed io non voglio questo. Vorrei solo un po’ di serenità, sapendo che non vi sono rischi che non sia di mio marito (chiamiamolo così altrimenti mi impiccio), ad esempio sul gruppo sanguigno!!! Si può sapere al momento della nascita qualora il bimbo abbia un gruppo sanguigno diverso da mio marito che il figlio non sia suo? Ad esempio, io ho “0 RH +”, mio marito “A RH +”, ed il mio ex amante “0 RH +”. Se il bimbo fosse di mio marito, che gruppo potrebbe avere (vorrei sapere le varie combinazioni possibili)? E se fosse dell’altro? Ecco… se fosse di quest’ultimo, è probabile che, avendo un gruppo identico al mio, non si possa mai scoprire che non sia figlio di mio marito perché nascerebbe con 0 RH +??? Mille dubbi… vi prego datemi una risposta dettagliata a tutte le mie domande, perché non ce la faccio più… mi sento così disperata!!!! Grazie….
Ve ne prego, datemi una risposta alle mie domande…. Il test “confermaplus 3” mi segnava che la gravidanza era ben oltre la terza settimana dal concepimento. Questo vuol dire che il figlio è di mio marito?
Non la liquido, però le faccio anch’io una preghiera: di non lamentarsi tanto. Il tempo trascorso fra i due rapporti è di poco più di una settimana ed è molto difficile con un test di gravidanza stabilire quale dei due è stato quello fecondante. Al più, con un’ecografia transvaginale fatta dalla 7a alla 10a settimana, è possibile con un’accurata misura dell’embrione distinguere 7 giorni di differenza. Ma la misurazione deve essere molto accurata e precisa. Se ha una tale ecografia, confrontando il CRL con la data dell’esame, è possibile azzardare un’ipotesi. Il problema del dire o non dire a suo marito della sua storia esula dai nostri compiti e credo che spetti solamente a lei e al futuro che intende costruire. Non deve pensare di dover dare conto ad altri di questa sua scelta e darle un consiglio è l’ultima cosa che intendo fare. Per i gruppi sanguigni c’è una possibilità che potrebbe darle la certezza che il figlio è di suo marito, se cioè nasce un bimbo di gruppo A. In questo caso non può che essere di suo marito e questo taglierebbe la testa al toro e anche a tutti i suoi crucci. Se invece nasce un bimbo di gruppo Zero, il dubbio resta, potendo essere di entrambi i partner. A questo punto solo l’esame del DNA potrebbe risolvere il quesito. Poi col tempo i bimbi presentano delle somiglianze molto nette del viso con i genitori e anche questo potrebbe suggerirle delle risposte. Se il volto del suo amante è noto a suo marito e alle persone che le stanno attorno, questo potrebbe crearle più d’un problema. Le cose stanno così, non si disperi e anzi cerchi per quanto possibile di esser forte. Se non ci riesce chieda un aiuto di tipo psicologico, per fare ordine fra le sue idee e cercare quella serenità che le manca. Mi perdoni, ma io sono un pessimo psicologo. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo