Isa
chiede:
Gentile dottore,
volevo un parere da parte Sua. A 11 +3 settimane è stato riscontrato al feto un igroma cistico tra collo e tronco e translucenza aumentata. I valori non sono stati riportati ci è semplicemente stato consigliato di fare l’amniocentesi che è fissata per il 29.5 a 16+4.
Ecografia di controllo a 15 settimane ha mostrato un riassorbimento dell’igroma e una TN di 40 mm.
Ci hanno detto che anche se l’amniocentesi fosse a posto potrebbero esserci comunque delle sindromi ‘minori’ non rilevabili, quindi il rischio in ogni caso esiste ed è molto alto.
La mia domanda è semplicemente questa: a prescindere dall’esito dell’amniocentesi noi, tenendo conto comunque di questo rischio ulteriore che ci sia qualcosa che non si può rilevare, possiamo decidere per un’interruzione della gravidanza?
Grazie mille per la sua risposta, il tempo e l’attenzione che mi dedicherà.
Teoricamente sì, in quanto un igroma cistico è da considerarsi comunque una malformazione. In ogni caso il tutto dipende dal centro consultato e soprattutto se riuscirà ad avere una certificazione che attesti il suo potenziale danno psico-fisico derivante alla nascita di questo bimbo.
Potrebbe essere un po’ difficile in assenza di un chiaro referto che mostri una grave anomalia, quale non è. Tanto più che al momento mi dice che non c’è più. Il segno predittivo però resta e quindi sono d’accordo con i suo curanti.
Inoltre non si limiti al solo cariotipo sul liquido amniotico ma faccia il CGH Array. Inoltre se tutto è negativo, cioè normale, dovrà comunque fare accurate ecografie di secondo livello e un’ecocardiografia fetale.
Tenga presente che in caso di anomalia c’è un alto rischio che la gravidanza si interrompa da sola. Mi dispiace non poter essere ottimista.
Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo