Anonimo
chiede:
Buongiorno, ho deciso di scrivervi per avere un vostro parere su un problema che stiamo vivendo io e mio marito, e che ci porta spesso a discussioni e litigi che si ripercuotono sulla serenità della nostra famiglia. Siamo sposati da 11 anni e abbiamo quattro splendidi figli di 8,5 e 2 anni, e il più piccolino di appena un mese. Il problema sono i miei suoceri, completamente indifferenti ai nostri bambini. Quando è nata la nostra prima bimba, mia suocera mi ha telefonato chiedendomi se era proprio necessario venire a trovarci, perché loro avevano altro da fare… alla nascita del nostro terzo figlioletto, mio suocero non si è fatto né vedere né sentire, e quando ci siamo incontrati dopo un mese e mezzo, non si è fermato e non ha nemmeno fatto finta di guardare il piccolo, e se n’é andato dicendo che lui doveva andare in stalla dalle vacche. Veder preferire le vacche al mio bambino non è stato piacevole, é stato piuttosto umiliante, e sinceramente non l’ho ancora digerito… e questa volta si sta ripetendo la stessa storia, ad un mese dalla nascita del nostro piccolo, mio suocero non si é ancora visto… anzi, abbiamo anche saputo che per interessi suoi, sarebbe venuto a 200 metri da casa nostra, ma naturalmente un minuto per passare a vedere nostro figlio non lo ha avuto. Naturalmente questi sono solo alcuni episodi di dimostrazione della loro totale indifferenza, anche se noi fin’ora abbiamo cercato di mantenere i rapporti normalmente, mio marito li chiama regolarmente e noi coi bambini andiamo a trovarli, e alle festicciole vengono invitati… inviti che il più delle volte vengono totalmente ignorati, senza nemmeno avvisarci della loro assenza… e tutto questo considerando che abitano a meno di 10 minuti, sono in pensione, hanno tutti e due la macchina, e gli altri loro figli sono adulti e fuori casa, quindi non riesco a trovare delle giustificazioni valide ad un comportamento tanto assurdo, e lo considero come una totale mancanza di rispetto verso i nostri figli e verso mio marito, e se fosse per me avrei già “rotto i ponti”, anche se non chiedo questo a mio marito, però mi sono stancata di tollerare e fare sempre finta di niente. Lui invece, pur non approvando il loro comportamento li giustifica dicendo che “ormai loro sono fatti così” e sarebbe disposto a far finta di nulla e portargli lui nostro figlio, e io ovviamente stavolta mi sono opposta. Ora, dopo l’ennesimo litigio fra di noi, vi chiedo se é davvero così sbagliato pretendere una presa di posizione per rispetto ai nostri figli, o sarebbe giusto fare ancora finta di nulla e sopportare? Ringrazio per l’attenzione e per la risposta che vorrete darmi.
Buongiorno Monia, prima di tutto complimenti a lei e anche a suo marito per la sua splendida famiglia! Ma cosa non si perdono i suoi suoceri!! Purtroppo, ma dico purtroppo più per loro che per voi, non credo proprio che loro se ne rendano conto e da quanto mi dice non sembrano proprio avere gli strumenti mentali e culturali per comprenderlo. In altre parole i suoi suoceri non sembrano essere in grado di parlare il linguaggio degli affetti e temo che questa mancanza non sia recuperabile. Immagino la fatica di suo marito, quando era bambino nell’imparare questo linguaggio che credo abbia comunque imparato visto la sua e vostra capacità di costruire una famiglia che discute e si confronta: quindi se da una parte comprendo la sua rabbia e la sua indignazione, dall’altro vedo la necessità di suo marito di “bonificare”, per quanto possibile, il rapporto con i suoi genitori e di compiere questi gesti che lo fanno sentire bene con se stesso. E forse anche di continuare ad avere dentro di sé il desiderio di mostrare loro quanto sia riuscito a fare nella vita di positivo. Non credo sia fruttuoso per voi litigare su questa questione: credo che lei possa comunicare con sincerità a suo marito la sua non disponibilità a incontrare i suoi suoceri dal momento che non percepisce alcun interesse da parte loro; lasci, invece, che suo marito li incontri e presenti loro il vostro piccolino, perché è anche dalla possibilità di suo marito di riconciliarsi con il passato e anche con dei genitori con dei limiti considerevoli che nasce la sua capacità di essere un buon papà. Un caro saluto,
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo