Anonimo
chiede:
Avrei bisogno di un’informazione. Ho 31 anni e sono incinta di 11 settimane e 4 gg. Alla prima visita ginecologica mi è stato chiesto se ho avuto precedenti gravidanze o aborti ed ho risposto di no. In realtà, in adolescenza ho avuto un’interruzione volontaria di gravidanza. Siccome è un fatto di cui mi vergogno profondamente e che vorrei poter cancellare, non me la sono sentita di dirlo (vorrei che non risultasse da nessuna parte).
Vorrei sapere quali possono essere i rischi correlati ad una precedente IVG e se è necessario dire al ginecologo la verità.
Lo so che più si è sinceri meglio è, ma se per me è un grosso problema ammettere un fatto del genere posso omettere di dirlo?
Attendo con ansia una vostra risposta per poter affrontare adeguatamente il discorso la prossima volta che andrò a visita.
Saluti
Gentile Lulù74,
tacere un aborto non è un gran problema, se la gravidanza pare procedere regolarmente. Le dirò che oltretutto noi mettiamo sempre in conto che la paziente possa tacerci qualcosa. Quante volte ho chiesto “c’è la possibilità di una gravidanza?” e la paziente mi ha risposto in tutta sicurezza di non avere rapporti e invece l’ho trovata gravida di due, tre e persino 6-7 mesi! Tuttavia il motivo per cui noi raccogliamo un’accurata anamnesi, cioè la vostra storia medica, giammai è per giudicarvi o criticarvi, ma nel vostro esclusivo interesse, per giungere a diagnosi più precise e precoci. Il medico è tenuto al segreto professionale e se è abbastanza intelligente, non avrà proprio nulla da dire del suo aborto. Se invece teme di rivelarlo in presenza di eventuali suoi accompagnatori, sarà sua cura recarsi dal suo ginecologo da sola. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo