Anonimo

chiede:

Salve ho un problema che non riesco a risolvere. Mia figlia che ha 3 anni da qualche tempo ha cominciato a rifiutarmi e contraddirmi in ogni cosa. È sempre stata attaccatissima a me e all’improvviso si è attaccata fortemente al papà. Sembra quasi che le faccia piacere farmi dispetti e vedermi star male quando mi rifiuta e se ne va da chiunque purché non sia io. È un NO continuo. Non la devo far mangiare, non la devo vestire, non fa il bagno con me non vuole stare con me. A me fa piacere che finalmente ha cominciato a tirar fuori il carattere, perché è sempre stata timida e “attaccata alla gonna della mamma”, ma d’altro canto non capisco se sono stata io a commettere qualche errore e a incrinare quella bella complicità che c’è sempre stata tra di noi. L’unico cambiamento che c’è stato è il fatto che ha cominciato l’asilo.

Noto anche però degli strani comportamenti nella nonna paterna, alla quale la bimba è molto attaccata. Mia suocera cerca di sostituirsi a noi, non rispetta le nostre decisioni sull’educazione, sminuisce soprattutto me avanti alla bimba e palesemente esprime una “preferenza” per il papà dicendo cose tipo “papà ti compra questo, papà ti porta fuori, tra un po’ torna papino tuo” mentre parecchie volte l’ho sentita dire di me cose tipo “metti la maglia altrimenti viene la mamma e si arrabbia con la nonna e con te, non la pensare mamma tua, lasciala stare in pace, falle una pernacchia, ma mamma ti picchia? Ecc ecc.”

Ora il rapporto con mia figlia non è per niente sereno e spontaneo. Sono io a farmi troppi problemi o sto perdendo mia figlia? Devo cambiare atteggiamento? Sono abbastanza permissiva come mamma: non la sgrido o altro se non strettamente necessario e cerco sempre di spiegarle le cose prima di alterarmi. Con il papà e la nonna invece è tutto concesso e quindi, spesso e volentieri, sono io la cattiva della situazione. Prima giocavamo insieme e ora la vedo disinteressata annoiata e stufa di tutto quello che le propongo di fare. Soffro anche di stanchezza cronica e ultimamente non riuscivo proprio a starle dietro, anche perché le sue aspettative erano sempre più alte. Sarà anche questo il motivo del suo rifiuto? Aspetto la sua risposta, grazie in anticipo.

Salve signora, partiamo dal fatto che la figlia è sua e di suo marito: va benissimo la relazione con la nonna ma purché si limiti a fare la nonna, appunto. I nonni educano è vero, ma lo devono fare nel modo giusto e seguendo l’impronta educativa data dai genitori altrimenti il bambino va in tilt e in confusione. Troppi metodi educativi non vanno bene. Ne parli con sua suocera – con il tono giusto, mi raccomando, senza far venir a mancare il rispetto – cercate un punto di vista in comune anche perché ne va di mezzo solo la bambina.

L’atteggiamento di sua figlia potrebbe essere quello tipico dei bambini di quest’età, che cercano maggiore indipendenza ed è giusto che non stiano attaccati alla madre: stanno facendo il loro percorso di crescita. Tuttavia, lei non sta perdendo l’esclusiva genitoriale, i figli, grandi o piccoli che siano, alla prima preoccupazione corrono dalla mamma, sempre. Proponga delle attività diverse e originali: qualcosa si sporcherà? Pazienza, si lava e si va avanti. Dipingete su un telo, pasticciate un po’ (i bambini adorano farlo) con una bella musica di sottofondo; i regali dopo un po’ stufano ma il tempo dedicato al divertimento e al condividere momenti invece rimane impresso. Fate un dolce (anche per la nonna, perché no), dedicatevi al giardinaggio, piantate dei semini e quella sarà la vostra piantina: fate tutto ciò che possa rendere il vostro legame unico e speciale, come è sempre stato e come sempre sarà. Un caro abbraccio

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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