Anonimo
chiede:
Buongiorno,
sono la madre di una ragazza di 32 anni (vivo all’estero e mia figlia
in
Italia) mia figlia gravida per la prima volta è di 12 settimane. Alla prima
ecografia i dati dicono che il feto è “lungo e magro” e consigliano
assolutamente la translucenza nucale…
Vorrei sapere cosa fa supporre la dimensione del feto?
In famiglia non ci sono casi: down, distrofia muscolare, sclerosi
multipla. Mentre ci sono casi: epilessia prozia paterna, 2 cugini 1 paterno
e
1 materno schizofrenici, cardiopatici parte materna, demenza senile
relativamente precoce da parte paterna.
La gravidanza non era stata programmata, ora si scopre che mia figlia
non
è immune alla toxoplasmosi e “relativamente” alla rosolia, avrebbe
intenzione
a breve di trasferirsi col marito al tropico (Centro America) dove le
strutture sanitarie sono pessime e l’aborto terapeutico non è legalizzato.
Vogliate scusare se il testo non è un esempio di chiarezza, sono molto
agitata, ho appena ricevuto tutte queste notizie e da futura nonna sono
entrata in panico, spero infinitamente possiate aiutarmi a far chiarezza in
tutta questa situazione che non mi trova preparata scientificamente.
Nel ringraziare mando un cordiale saluto dal Costa Rica.
Gentile Mara,
il primo consiglio è di non trasmettere a sua figlia tutta l’ansia che ha in
questo momento. Per i quesiti cerchiamo di fare un po’ d’ordine. La
translucenza nucale è un test di screening che si consiglia a tutte le
gravide, proprio perché è uno screening. Quindi il fatto che l’embrione sia
lungo e magro, definizione per me inedita a 12 settimane e non credo di un
medico, è del tutto irrilevante. La sindrome di Down non ha nessun
collegamento con le altre patologie che ha elencato e l’assenza di casi in
famiglia non ha alcun significato. È un’evenienza che può capitare a
chiunque. L’assenza di immunità per il toxoplasma e per la rosolia non è un
fatto raro e non è patologico per sé. Significa solo che il soggetto è
recettivo, cioè può ammalarsi e questo è vero tanto in Italia quanto
altrove. Dopo il 4° mese la rosolia non pone più problemi. Il toxoplasma
invece va monitorato perché l’infezione può creare problemi a qualunque
epoca gestazionale, ma per fortuna esiste la terapia. Se sua figlia deve
trasferirsi per vivere lì, non vedo particolari ostacoli: una volta fatta la
scelta di vita, potrà anche partorire in Centro America. Se invece si tratta
di viaggio di piacere o di soggiorno temporaneo, lo eviterei, vedendo poca
utilità e molti svantaggi. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo