Lettera non firmata
chiede:
Salve,
sono a 27 settimane e ormai in me si fa largo sempre più il pensiero del parto. Informandomi dal ginecologo che mi segue, mi ha detto che l’ospedale dove partorirò, il Santissima Annunziata di Taranto, non offre la possibilità dell’epidurale. Però cercando su internet su alcuni articoli che ho letto, dicono che è convenzionato. Lei mi sa dire dove cercare informazioni affidabili in merito? E poi, perché in alcuni ospedali è ancora un’utopia e non un diritto della donna?
La ringrazio per la sua risposta
Gent.ma Signora,
la diffusione dell’analgesia epidurale nel nostro paese è molto variabile da regione a regione e da ospedale ad ospedale.
Pur essendo auspicata dal Comitato Nazionale di Bioetica da più di 15 anni ed inserita (a periodi alterni) nei livelli minimi di assistenza, essendo la Sanità di competenza regionale, spetta alle regioni finanziare ed organizzare questa attività negli ospedali.
Molte regioni italiane sono in deficit e quindi, in tempi di risparmi e di tagli, non destinano fondi alla istituzione di servizi per l’epidurale e il parto senza dolore.
Nella sua regione uno dei centri di eccellenza per l’analgesia epidurale è l’ospedale Casa Sollievo della sofferenza (convenzionato).
Cordiali saluti
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Anestesista